Mafia e scommesse on line: è in corso dall’alba una operazione della polizia per eseguire misure cauteleari per associazione a delinquere e associazione a delinquere di stampo mafioso nei confronti di 12 persone nelle province di Palermo, Ragusa, Messina, Agrigento e Trapani.
Coordinata dalla Dia, che ha chiesto e ottenuto dal Gip del capoluogo le misure, l’operazione, che impegna 150 agenti, ha messo nel mirino in modo particolare cinque persone, che «avvalendosi della forza di intimidazione di Cosa nostra» si sono «associate tra loro» e messo in piedi un sistema per «accettare e raccogliere, anche per via telematica, scommesse di vario genere illecitamente su siti internet appartenenti a società maltesi prive di concessioni in Italia da parte dei Monopoli di Stato, reiterando reati di esercizio abusivo di attività di gioco e scommesse di cui all’art. 4 c.4 bis Legge n. 401/89».
Coinvolti i clan di Passo di Rigano e della Noce e anche tre insospettabili imprenditori palermitani impegnati nel settore delle scommesse online che andavano spesso a Malta per comprare dei portali gioco e avere i permessi per aprire nuove agenzie sul territorio.
Si tratta, pertanto, di misure cautelari applicate nel corso delle indagini. In particolare C. S., C. R. e D. G., indiziati quali promotori e organizzatori dell’associazione, si sarebbero avvalsi della forza di intimidazione di due palermitani presumibili appartenenti a “Cosa Nostra” (e precisamente F. G. alla famiglia mafiosa della “Noce” e F. A. alla famiglia mafiosa di “Passo di Rigano”), per imporre il sito di scommesse on line nelle agenzie ricadenti territorialmente nel comprensorio di influenza della famiglia mafiosa di riferimento.
In carcere finiscono Rosario Calascibetta, 47 anni, Giacomo Dolce 45 anni, Salvatore Cinà 50 anni, Antonino Fanara 62 anni. Arresti domiciliari per Sergio Montisanti 50 anni, Angelo Repoli 44 anni. Divieto di dimora a Palermo per Gaetano Calascibetta 62 anni, Vincenzo Landolina 33 anni, Daniele Lo Bello 42 anni, Liborio Martorana 30 anni, Davide Di Benedetto 30 anni.
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Aggiornamento del 26 Ottobre 2022: Il legale di Giacomo Dolce e Rosario Calascibetta ha scritto alla nostra redazione per comunicare che, nell'avviso di conclusione indagini, la Procura di Palermo ha contestato ai suoi assistiti "solo" il reato di associazione a delinquere, collegato alle scommesse, senza alcun collegamento con Cosa nostra.