Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
19/11/2021 11:15:00

"L'azienda non paga i premi produzione". Protestano i lavoratori della Lima di Calatafimi

 Hanno protestato  davanti la sede dell’azienda, i 70 dipendenti della Lima corporate di Calatafimi Segesta nel trapanese.

La mobilitazione, con il blocco dello straordinario e uno sciopero di 16 ore da programmare nelle prossime settimane indetta dalle organizzazioni sindacali è scattata contro la decisione aziendale di non riconoscere alcun premio di risultato per l'anno 2021.

“Riteniamo incomprensibile che l'azienda continui ad eludere la nostra richiesta di impegnarsi, ora, con un accordo che garantisca l'erogazione di un premio a tutti i lavoratori”, spiegano i segretari generale e territoriale Fim Cisl Palermo Trapani Antonio Nobile e Giuseppe Tarantino.

“È inconcepibile come l'azienda sia disponibile a valutare solo a consuntivo, nel primo trimestre del 2022, l’eventuale erogazione di ‘premi’. Questa impostazione oltre a non coinvolgere i lavoratori è contro lo spirito degli accordi sul premio di risultato, l'azienda chiuderà l'anno in positivo, con incrementi di produttività e redditività rispetto all'anno precedente, dunque non ci risulta chiaro cosa impedisca all’azienda di impegnarsi, ora, con un accordo. Le relazioni industriali dovrebbero essere fondamentali per un’azienda come la Lima Corporate, che invece, oggi, non è disponibile al dialogo con i suoi lavoratori”.

E concludono “a questo, aggiungiamo la seria preoccupazione per il silenzio aziendale rispetto a quanto appreso, dalla carta stampata e digitale, sulla imminente acquisizione della società da parte di un grosso concorrente statunitense. Cosi la protesta dei lavoratori continuerà fino a quando non otterremo le dovute risposte da parte dell’azienda”.