E' giallo sulla morte del boss di Sciacca, Salvatore Di Gangi. Il cadavere dell’ottantenne è stato trovato, durante la notte, sui binari ferroviari della stazione di Genova.
Da una prima, sommaria ricostruzione dei fatti e da primi accertamenti medico-legali, sembra che l’uomo sia stato travolto da un treno ma si stanno anche vagliando ulteriori ipotesi. Di Gangi è ritanuto uno dei fedelissimi di Totò Riina, è stato condannato a 17 anni di reclusione per mafia e di recente era stato scarcerato della corte d’appello di Palermo a seguito di una perizia che attestava dei deficit cognitivi.
La procura di Genova ha aperto un fascicolo a carico di ignoti sulla morte di Totò Di Gangi. Il sostituto procuratore della Dda Federico Manotti ha disposto l'autopsia. Sul caso stanno indagando la Squadra mobile di Genova e gli agenti della Polizia ferroviaria. Al momento la questura genovese esclude che possa essersi trattato di un omicidio e propende per una disgrazia.
Di Gangi, che era in custodia cautelare ad Asti, era stato scarcerato perché molto malato. L’uomo era sceso dal treno alla stazione di Genova Principe, poi si era incamminato in una galleria ferroviaria dove è stato investito. Il cadavere è stato ritrovato intorno alle 20.30. A travolgerlo sarebbe stato un treno merci da un treno merci. Di Gangi aveva in tasca un biglietto ferroviario con destinazione una città del Sud.