Non aveva il green pass. E' stato fatto scendere dal treno. Poi, a quanto pare, un altro treno lo ha investito.
E' morto così il boss Di Gangi, storico alleato dei Messina Denaro. Originario di Sciacca, era appena uscito dal carcere di Asti, a causa delle sue condizioni di salute. . Aveva 79 anni,.
E' stato travolto da un treno merci all’interno di una galleria. E adesso si scopre che era stato fatto scendere dal treno su cui viaggiava perché sprovvisto di green pass.
Il suo cadavere (nelle tasche è stato trovato un biglietto ferroviario con destinazione Roma Ostiense) come è noto è stato trovato all’interno della galleria ferroviaria della Stazione Principe che porta alla Stazione Brignole.
Di Gangi stava scontando nel carcere di Asti 17 anni di reclusione per effetto della sentenza scaturita dall’inchiesta antimafia “Montagna” del 2018. Venerdì scorso aveva ottenuto una insperata libertà per gravi motivi di salute disposta dalla Corte d’Appello di Palermo ed era stato autorizzato a raggiungere la sua abitazione «libero e senza scorta», con l’imposizione del giudici di non contattare nessuno se non il medico curante e la famiglia. S
Di Ganti arrestato e condannato per mafia (Operazione Avana del 1993) era amico di Matteo Messina Denaro e soprattutto di don Ciccio, padre del latitante.
E' stato anche consigliere comunale.
Lo scorso ottobre la direzione distrettuale antimafia di Palermo lo ha inserito tra gli indagati nell'ambito di un'indagine su presunte infiltrazioni mafiose nel villaggio turistico Torre Macauda di Sciacca.