Bocciata senza appello la proposta “parziale e ristretta”, avanzata qualche giorno fa, all’ex Provincia di Trapani dall’ingegnere mazarese Salvo, che avrebbe consentito – a suo dire – di eseguire i lavori di messa in sicurezza del ponte in poco tempo, permettendo così la riapertura dello stesso e il ricongiungimento del quartiere Bocca Arena alla città.
DATI PARZIALI, VISIONE RISTRETTA – Sono “dati parziali che offrono una visione ristretta dei gravi problemi che toccano il ponte – secondo il giudizio dell’ing. Michele Fabio Granata direttore del gruppo di progettazione incaricato per progettare ed eseguire i lavori sul ponte del fiume Arena da parte del Libero Consorzio Comunale di Trapani – e che non tengono conto di tutte le analisi compiute dallo stesso. In particolare non sono state valutati dall'ing. Salvo i risultati delle indagini sulle saldature effettuate con metodi ultrasonici e combinati, alcune delle quali presentavano uno stato di corrosione così avanzato da non permettere un'indagine ultrasonica di dettaglio. Nel corso dell’incontro l’ing. Granata ha pure precisato che le valutazioni dell’ing. Salvo sono esclusivamente basate su “un'ispezione visiva e fotografica”, come da lui espressamente affermato, oltre che su un “carteggio” relativo all’ordinanza n. 11 dell’08.09.2021 e sulla relazione di interpretazione dei risultati delle indagini di agosto 2021”.
ELEVATO SQUILIBRIO TENSIONALE – “Tali indagini – ha proseguito ancora Granata – hanno mostrato un elevato squilibrio tensionale diffuso e una spiccata dissimmetria di comportamento del ponte, oltre ad un preoccupante stato di corrosione dei manicotti che ha convinto l'ing. Granata a richiedere all’Ente nel giugno del 2020 di ridurre il traffico veicolare e successivamente ad agosto 2021, dopo che era stata registrata la caduta di alcune parti corrose dei pendini da grande altezza, la decisione di chiudere il ponte”.
PIASTRE DI RINFORZO NON SUFFICIENTI – “L’intervento di riparazione proposto dall’Ing. Salvo – prosegue l’ingegnere incaricato dall’ex provincia di Trapani – attraverso l'installazione di alcune piastre di rinforzo saldate sui pendini, non affronta, inoltre, le due distinte problematiche di strizione corrente e danneggiamento delle connessioni saldate in modo opportuno, ed è stato ritenuto non accettabile da parte del progettista incaricato perché non ripristinerebbe la naturale condizione di esercizio ma lascerebbe inalterata la condizione attuale di danneggiamento della struttura, operando con un rinforzo parziale. Oltretutto – prosegue Granata – non sono state specificate dall'ing. Salvo le verifiche strutturali effettuate per asserirne l’efficacia. Il progetto presentato all’Amministrazione provinciale – conclude l’ingegnere responsabile dell’intervento esecutivo – è infatti basato su molte altre indagini ed approfondimenti tecnici ed è composto da numerosi elaborati di dettaglio, sia dello stato di fatto del ponte che relativi al rilievo dei degradi delle varie parti, nonché di tavole e relazioni di progetto dell’intervento”.
UNA RISPOSTA SENZA TENTENNAMENTI – È questa l’articolata risposta del 20 dicembre scorso, frutto dell’incontro fra il Commissario straordinario del LCC di Trapani, Raimondo Cerami, e Michele Fabio Granata, progettista e direttore dei lavori di sistemazione del ponte sul Fiume Arena di Mazara del Vallo, alla presenza del segretario generale dell'Ente, Giuseppe Scalisi, e Patrizia Murana responsabile del procedimento. L’incontro era stato fissato da Cerami per avere alcuni chiarimenti – dopo che era stata acquisita la relazione dell’ing. Salvo che aveva sollevato alcune perplessità sui tempi e sui modi dell'intervento – da parte del progettista incaricato dall'Ente.
DISCUSSE ALTRE QUESTIONI – Nell'incontro sono state approfondite anche le altre questioni sollevate da Salvo a proposito dei macchinari che saranno utilizzati e sui tempi di esecuzione dell'intervento, e Granata ha fornito ampie rassicurazioni sul rispetto della durata dei lavori. Al termine dell'incontro Cerami ha dichiarato di essere soddisfatto dei chiarimenti forniti da Granata e ha comunque sottolineato la necessità di limitare al massimo la durata della chiusura del ponte, cercando di circoscrivere i disagi della popolazione del quartiere di Bocca Arena, e ha chiesto di essere tenuto costantemente informato, con l’auspicio che questo intervento sul ponte sul Fiume Arena possa risolvere definitivamente il problema.
Alessandro Accardo Palumbo
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