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04/01/2022 06:00:00

 Mazara, undici ‘scoppole’ dalla Corte dei Conti per il Comune / 2

Come scritto già ieri analizziamo, ancora, come si sia abbattuta il 15 dicembre scorso, la scure della Sezione di controllo siciliana della Corte dei Conti sui bilanci del Comune (Deliberazione n. 185/2021/PRSP). Oggi, e nei prossimi giorni, approfondiremo alcuni dei più importanti, tra gli 11 punti critici rilevati dai magistrati contabili.

LE 11 ‘SCOPPOLE’ AI CONTI DEL COMUNE – Si legge nel report della Corte dei conti: 1) il ritardo nell’approvazione dei documenti contabili rispetto ai termini di legge; 2) in merito ai flussi e alla situazione di cassa, una situazione di critica carenza di liquidità ed il continuo ricorso ad anticipazioni di tesoreria (inestinte al 31.12 per rilevanti importi) e all’utilizzo della cassa vincolata; 3) un risultato di amministrazione (…) dell’esercizio 2019 inattendibile, derivante dalla presenza di un FCDE (fondo crediti di dubbia esigibilità) fortemente sottostimato di quasi 40 milioni di euro, con un disavanzo di amministrazione sommerso di almeno 33 milioni di euro e un illegittimo ampliamento della capacità di spesa; 4) il calcolo del fondo contenzioso negli esercizi in esame non fondato sulla valutazione del rischio di soccombenza; 5) il mancato accantonamento sul fondo indennità fine mandato del Sindaco; 6) la grave difficoltà della riscossione delle entrate, relative in particolare al recupero dell’evasione IMU/TASI e l‘assenza di entrate Tarsu/Tia/Tares/Tari, Cosap/Tosap e di altri tributi nel 2019; 7) un incremento dei residui attivi al 31.12, rispettivamente pari a euro 71.951.988,32 nel 2017, euro 80.386.632,76 nel 2018 ed euro 96.021.421,32 nel 2019; 8) una gestione diseconomica dei servizi pubblici a domanda individuale; 9) la mancata adozione delle misure organizzative per garantire il tempestivo pagamento delle somme dovute per somministrazioni, forniture ed appalti e un indicatore di tempestività dei pagamenti 2019 di 111,60 giorni (in peggioramento); 10) il mancato aggiornamento degli inventari dei beni immobili (rimasto aggiornato al 31.12.2018 per i beni mobili e al 31.12.2017 per i beni immobili) e l’assenza di idonee procedure contabili per la compilazione e la tenuta dell’inventario; 11) il superamento dei valori limite da parte dell’ente di alcuni parametri di deficitarietà in tutti gli esercizi presi in esame”.

1° RILIEVO: L’APPROVAZIONE DEI DOCUMENTI CONTABILI OLTRE I TERMINI DI LEGGE – Dall’esame dei rendiconti degli esercizi 2017, 2018 e 2019 emergono varie criticità: a) il ritardo nell’approvazione dei documenti contabili, per il rendiconto 2017, è registrato dal fatto che la deliberazione del Consiglio comunale sia stata approvata a fine 2018 (n. 133 del 27/12/2018); b) il rendiconto 2018 è stato approvato a fine 2019 (con deliberazione C.C. n. 98 dell’8/10/2019); c) il rendiconto 2019 è stato approvato a novembre 2020 (con delibera n. 101 del 9/11/2020); d) il bilancio di previsione 2020/2022 è stato approvato a settembre 2020 (con deliberazione CC. n. 99 del 29/9/2020). La Corte ricorda che: “la precisa scansione temporale degli adempimenti contabili, serve a garantire la corretta programmazione delle entrate e delle spese (…) e che “il ritardo nell’approvazione dello strumento contabile di programmazione produce due ulteriori anomalie: da una parte, infatti, l’ente è limitato nella sua attività di gestione e resa dei servizi” (…) durante “l’esercizio provvisorio e la gestione provvisoria; dall’altra, gli impegni di spesa, seppur limitati (…), si fondano sulle previsioni del bilancio pluriennale del ciclo precedente, le quali potrebbero non essere più rispondenti alla situazione attuale, con particolare riferimento alla previsione delle entrate”.

I PREVENTIVI A FINE ANNO: UN ABERRAZIONE –Ancora più critica – scrivono i giudici contabili risulta l’approvazione dei Rendiconti in esame a fine anno (in particolare quello dell’esercizio 2017 nel mese di dicembre), con un grave ritardo che produce conseguenze negative particolarmente rilevanti sulla corretta programmazione e gestione dell’ente (clicca qui per vedere chi era responsabile nel periodo in esame al Comune del Bilancio,e chi lo è ancora clicca qui per il settore ‘2° Settore Gestione risorse - Servizio Sistema di Bilancio e Programmazione n. d. a.)”. Ciò vuol dire che l’approvazione degli strumenti hanno delle date ben precise poiché servono a programmare in modo realistico ed attuale ciò che la politica ha intenzione di fare al governo della Città ma, allo stesso tempo, deve consentire al Consiglio comunale, organo di indirizzo e controllo politico, di esprimersi o apportare variazioni su di essi. Domani continueremo con le altre criticità.

Alessandro Accardo Palumbo
Twitter: @AleAccardoP