Il sold out alle Egadi e in particolare a Favignana, dell'estate scorsa, aveva fatto pensare al primo cittadino, Francesco Forgione, che bisognava puntare su un turismo di qualità e non di massa.
Ora l'aumento della tassa di sbarco a Favignana – dal primo di giugno alla fine di settembre l'importo sarà di 5 euro – com'era facilmente prevedibile ha suscitato un vespaio di polemiche nei confronti dell'amministrazione comunale. Soprattutto sui social, ma non solo. Il sindaco Francesco Forgione è subito intervenuto sulla vicenda, difendendo la scelta e giustificandola con la possibilità di offrire ulteriori servizi a cittadini e turisti.
«Abbiamo adeguato il contributo di sbarco tenendo conto che la sua funzione è quella di contribuire ad offrire servizi oltre che ai nostri cittadini alle decine di migliaia di turisti che visitano le isole nel periodo estivo - ha dichiarato Forgione - Ciò anche in considerazione che nelle nostre isole i turisti e i visitatori non pagano la tassa di soggiorno, che oscilla tra i 2,50 euro e i 5,00 euro giornalieri, come avviene in altri Comuni per le strutture ricettive di tutte le località turistiche. Abbiamo applicato le tariffe già in vigore nella gran parte delle isole siciliane e italiane secondo i parametri stabiliti dalla legge e solo nel periodo da giugno e settembre. Naturalmente sono esclusi i residenti, i lavoratori, i proprietari di case, i nativi con i loro nuclei familiari. Si tratta quindi di un contributo di solidarietà per i costi dei servizi che il nostro comune deve sostenere nella stagione in cui la popolazione si moltiplica e occorre preservare la qualità e la pulizia dell’ambiente e del territorio».
A fare eco alle parole del primo cittadino, quelle dell’assessore alle Isole minori Vito Vaccaro: «Premesso che "I comuni possono prevedere nel regolamento modalità applicative del contributo - come scritto in delibera - nonché esenzioni e riduzioni per particolari fattispecie o per determinati periodi di tempo…”, aumentare una tassa, adeguarla a determinati parametri e cercare di far quadrare i conti di un Comune al fine di migliorare i servizi offerti alla collettività, non è sempre facile. Il pensiero del popolo che si oppone e protesta è condivisibile, quando però è motivato. Non quando è strumentale e soltanto per fini di semplice opposizione politica o ripicche personali. Nell’aumentare il contributo di sbarco da €. 3,50 a €. 5,00 per Favignana e da €. 1,50 a €. 2,50 per Levanzo e Marettimo, solo per 4 mesi l’anno, abbiamo individuato, così come previsto dal regolamento, alcune categorie esenti. Oltre ai residenti, ai lavoratori, ai proprietari di casa, sono stati inseriti i nativi, anche se non residenti nel Comune e, in un'ottica di privilegiare e rafforzare la tutela dei legami affettivi e dei rapporti con persone e cose del proprio luogo di nascita, l'agevolazione è stata estesa anche ai componenti del loro nucleo familiare. Ovviamente tutto è modificabile e migliorabile nella sede opportuna: il Consiglio comunale».
Ma come dicevamo sono tante le polemiche. Sulla vicenda abbiamo sentito l'ex consigliere comunale ed ex presidente della commissione consiliare turismo, Ignazio Lucido che critica l'iniziativa, ritenendola penalizzante per chi non vive sull'isola ma ha lì i suoi familiari e soprattutto un modo per far diventare Favignana un luogo d'elite: "Lo strumento della tassa di sbarco, che nelle isole minori sostituisce la tassa di soggiorno funziona da tempo. É da anni che quasi tutti i Comuni con sede in un'Isola la utilizzano con buoni risultati. Quello che l'attuale Amministrazione Comunale ha fatto è non solo portare al massimo, cioè 5 euro, l'importo che si va ad aggiungere a quello del biglietto ordinario per raggiungere Favignana e portare a 2,50 euro quello su Marettimo, dove il biglietto già è molto caro, ma soprattutto ha previsto che la paghino anche i familiari stretti di un residente o di un nativo o di chi ha una casa che per esigenze varie (lavoro, studio ecc.) risiede fuori o non fa parte più del nucleo familiare storico ed anagrafico. In pratica, si accomuna un egadino da sempre, che ha necessità di fare avanti e indietro dalle Isole e dai propri affetti, ad un turista che magari viene una sola volta e quindi non fa molto caso al costo aumentato del biglietto. L'importo poi è spropositato in relazione alla poca distanza in miglia dalla terraferma ed in rapporto al costo del biglietto stesso. Hanno sbagliato su tutta la linea, a maggior ragione in un momento di grande incertezza sui flussi turistici della prossima stagione turistica. Sono sicuramente scelte politiche di una parte che oggi amministra, non si comprende condivise con chi. Magari l'obiettivo era quello, sia di fare cassa che di selezionare il turista in base alla sua capacità/volontà di spendere, facendo passare il messaggio di un'isola d'elite come qualcuno vorrebbe, destinata a pochi. È per questo che la scelta è così contestata sia nel merito che nel metodo. Farebbero bene a ritirarla".
Identità egadina mortificata - Secondo il giornalista Mario Torrente che ha scritto un suon pensiero sulla vicenda pubblicandolo sulla sua pagina facebook è proprio l'identià degli egadini quella che viene mortificata, da questa decisione. "Pochi euro in più, mi si dirà, che pero si vanno a sommare quando a Levanzo, Favignana e Marettimo ci vai più volte. Pagando già a caro prezzo i biglietti e anche la tassa di sbarco. Che per Favignana, la più grande, la più abitata e la più "gettonata" delle Egadi, è stato portata al massimo previsto: cinque euro. Andando avanti così molti saranno costretti a recidere il cordone con le loro radici egadine. L'arcipelago dove sono cresciuti sta diventando sempre più lontano. Non per le miglia da fare, ma per il continuo indebolimento dei ponti generazionali che dovrebbero legare gli stessi nuclei famigliari a prescindere da ciò che c'è scritto nella carta d'identità. Ma i tempi moderni sono questi. Ed anche se non sei residente ma vivi nella stessa macro area (Trapani e comuni limitrofi) e nelle isole ci vai una volta sì e l'altra pure per evidenti legami affettivi e famigliari (ma non solo), devi comunque sborsare gli euro della tassa di sbarco. Rincari compresi. E così quell'identità egadina, il sentirsi "maritimaro" o "favignanisi" a prescindere, si ritrova mortificata. E la terra degli antenati, dove sono seppelliti i nonni, gli zii, i parenti e gli affetti di ogni genere e grado, appare sempre più distante. La senti meno tua".
E le critiche all'amministrazione Egadina, riguardo all'aumento della tassa di sbarco, arrivano in un periodo di crisi all'interno della stessa maggioranza di governo della città, che ha portato, nelle settimane scorse, il sindaco Forgione a revocare l'incarico al suo vicesindaco Francesco Sammartano (ne abbiamo parlato qui) che nei giorni scorsi, da consigliere comunale, ha lasciato la maggioranza, inviando una lettera aperta che potete leggere qui.
E lo stesso Sammartano critica il provvedimento dell'amministrazione: "Cari Operatori turistici favignanesi, un altro regalo di fine anno della Giunta Comunale di Favignana presieduta dal Sindaco Francesco Forgione, su proposta dell'Assessore Gentile (Delibera n. 172 del 28/12/2021), condivisa dagli Assessori Vaccaro e Borgia. Solo per Favignana, ribadisco SOLO per Favignana, il contributo di sbarco per la prossima stagione estiva è stato aumentato a 5 euro, mentre per Levanzo e Marettimo si pagano euro 2,50. Grazie per invogliare i turisti a venire anche a Favignana!".