Il caos. Il complesso degli elementi materiali senza ordine che preesiste all’universo ordinato. Grande disordine, confusione, di cose o anche d’idee, di sentimenti.
Scompiglio e grave turbamento nella vita sociale. In matematica e in fisica, pur mantenendo un collegamento metaforico con la sua accezione ordinaria, il termine ha assunto un’importanza crescente, nello studio dei sistemi complessi: si dice che un sistema tende al caos quando le sue leggi di evoluzione comportano, dopo un certo caratteristico intervallo di tempo, comportamenti del tutto imprevedibili e irregolari, mancando qualsiasi forma di correlazione tra stati successivi. L'esistenza collettiva comprende la politica. Riguarda il pensiero, i soggetti che lo esprimono e gli strumenti per realizzarlo.
Nelle due ultime legislature complici leggi elettorali -Porcellum e Rosatellum- farraginose e il bicameralismo perfetto, la disorganizzazione ha pervaso il sistema politico italiano. Nel 2013 la coalizione del centrosinistra Italia bene comune composta dal PD-SEL-PSI-CD non ebbe la maggioranza al senato,nei cinque anni si ebbero tre esecutivi: Letta, Renzi e Gentiloni a maggioranza variabile, il primo come Mosè imbarcò tutte le specie tranne la Lega. Nel 2018 la storia si supera perché la politica è l'arte del possibile che sublima l'impossibile allorquando forma tre governi, gialloverde, giallorosso e adesso il giallorossoverdeblu. In era pandemica si sono susseguite alcune volte scelte incomprensibili con una comunicazione pessima.
Non si possono mandare allo sbaraglio due ministri-Brunetta e Speranza- a motivare il decreto legge che introduce l'obbligo vaccinale per gli over 50, doveva il presidente del consiglio indire una conferenza stampa e rispondere lui ai dubbi. Con la variante Omicron il fenomeno ha permeato la decisione se fare Scuola in presenza o in DaD, sostenuta da Musumeci. Nel frattempo si è persa una generazione e il governo siciliano produce Caos.
Vittorio Alfieri