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05/02/2022 11:00:00

Il Pd: "Musumeci scopra le carte e non faccia campagna elettorale con il Pnrr"

 “Musumeci sbaglia se pensa di utilizzare gli 800 milioni di euro destinati dal Pnrr alla sanità siciliana per fare la sua campagna elettorale. Per noi e per i siciliani comincia l'ennesima battaglia contro un'azione di governo approssimativa, inconcludente e irrispettosa nei confronti delle comunità che chiedono servizi erfficienti e occasioni di crescita e sviluppo”. Lo dice il parlamentare regionale del Pd Michele Catanzaro a proposito della pianificazione del governo regionale per l'utilizzo delle risorse del Pnrr destinate alla nostra isola.

"Per la provincia di Agrigento è in atto un vero e proprio scippo – aggiunge Catanzaro – ho già chiesto la vicinanza delle comunità, dei Comuni e delle associazioni per giungere entro il 28 febbraio, data indicata come scadenza per il riparto delle risorse del Pnrr, a perfezionare il Piano Operativo Regionale introducendo modifiche prima della sottiscrizione dei Contratti istituzionali di sviluppo prevista entro il 31 maggio 2022”.

Nella mappa stilata dall'assessorato regionale alla Salute in provincia di Agrigento sono previsti 3 Ospedali di Comunità, 16 Case delle Comunità e 4 Centrali Operative Territoriali. Ci sono delle evidenti disparità all'interno dello stesso territorio agrigentino e rispetto ad altre province, non si tiene conto dell'esigenza di potenziale l'assistenza territoriale per ridurre i carichi di lavoro di tutti gli Ospedali e non solo di alcuni.

“L'hanno definita una 'istruttoria tecnica', ma ora devono spiegare ai cittadini come sia possibile redigere un piano senza tenere conto delle legittime esigenze di alcuni territori che sono già in evidente difficoltà sul piano dell'assistenza sanitaria. Siamo di fronte ad una pianificazione approssimativa, a scelte tecniche e politiche sbagliate non condivise dalla stessa maggioranza che sostiene il governo Musumeci – aggiunge Catanzaro – un atto di ricognizione peraltro già trasmesso al ministero della Salute attraverso la piattaforma Agenas, una fuga in avanti incomprensibile che non rispetta i siciliani ed i territori già ai margini per l'assenza di adeguate vie di comunicazione".

 

“Musumeci scopra le carte, la programmazione degli investimenti del Pnrr non è questione che può essere gestita da una ‘giunta elettorale’: serve un confronto parlamentare alla luce del sole con tutte le parti interessate”. Lo dice il capogruppo del Pd Giuseppe Lupo ha scritto al presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè chiedendo la convocazione della conferenza dei capigruppo per inserire all’ordine del giorno dei lavori d’aula la discussione della mozione, presentata dal Partito Democratico, con la quale si chiede di attivare un “raccordo con l'Assemblea Regionale Siciliana sull'elaborazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza”.

“Da un lato – scrive Lupo nella lettera a Miccichè – l’Ars non è informata di quanto il governo sta facendo sul Pnrr, e dall’altro questo difetto di comunicazione investe addirittura differenti rami della stessa amministrazione regionale. Ci riferiamo in particolare al proliferare di ‘cabine di regia’ istituite senza alcun aggancio normativo che ne definisca i criteri di composizione e le modalità di funzionamento, ma anche all’assunzione di iniziative come quella in ambito sanitario per la programmazione di circa 800 milioni di euro attraverso i quali si dovrebbe rivoluzionare l’assetto della sanità nell’isola per i prossimi anni, che non è stata condivisa né con la commissione Sanità dell’Ars né con l’assessorato regionale alla Famiglia”.

“Insomma – aggiunge Lupo – si prefigura la volontà del governo Musumeci di procedere ad una gestione accentrata dei fondi del Pnrr, quando invece occorre un percorso partecipato e condiviso nella sede naturale di confronto istituzionale, cioè l’Ars, anche con le autonomie locali, le parti sociali e le rappresentanze delle categorie professionali interessate”.