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17/02/2022 00:00:00

Pnrr in Sicilia, 20 milioni al comune di Vizzini senza bando. Il M5S: "Procedura inaccettabile"

La Regione Siciliana ha assegnato con una delibera venti milioni di euro del Pnrr al comune di Vizzini. All'ARS scopia il caso, il M5S non ci sta e chiede che venga fatto un passo indietro, ritirata la delibera e fatto un bando ad evidenza pubblica. 

“20 milioni del Pnrr destinati dal ministero della Cultura alla Sicilia nell'ambito del progetto per la promozione dei borghi storici sono stati assegnati dalla Regione al Comune di Vizzini, senza bando, né evidenza pubblica. Si tratta di un modus operandi inaccettabile che mortifica la meritocrazia e la sana competitività. La Regione torni sui propri passi, ritiri in autotutela la delibera e proceda ad una consona forma di evidenza pubblica”. Lo affermano i deputati del M5S all'Ars, Nuccio Di Paola e Salvo Siragusa.

“Il modus operandi della Regione con cui, con la delibera numero 24 del 20 gennaio 2022, sono stati assegnati 20 milioni di euro al Comune di Vizzini per il borgo 'A Cunziria' - dicono i due deputati - è inaccettabile. Non si possono assegnare direttamente delle risorse, provenienti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, ad un Comune senza avere fatto nessuna manifestazione di interesse, né avere raccolto candidature di altri comuni eventualmente interessati. Senza nulla togliere al Borgo 'A Cunziria', destinatario dei fondi, ci saremmo aspettati un atteggiamento totalmente diverso, di rispetto verso le procedure di trasparenza e di evidenza pubblica che sono prodromiche al rispetto della legge e della legalità”.

“Ci saremmo anche aspettati - continuano Di Paola e Siragusa - una selezione che premiasse il borgo più meritevole, in concorrenza con altri e che non si fosse affidata la scelta all'interpretazione di un assessore, nella fattispecie Samonà, o del presidente Musumeci, che si sono limitati a farsi apprezzare la delibera solo dalla giunta, che probabilmente non conosce o ha sottovalutato i fatti”.

“In altre regioni, come ad esempio la Lombardia e l'Emilia Romagna - concludono - si è proceduto attraverso un avviso pubblico alla selezione del Comune destinatario del finanziamento. In Sicilia la giunta Musumeci ha ritenuto, sbagliando, di fare diversamente. C'è comunque il tempo per rimediare. Si ritiri la delibera e si proceda ad un bando pubblico”.

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Piano per l'energia alternativa in ogni Comune siciliano - “Non soltanto un inquinamento ormai non sostenibile ma, mai come oggi, anche un costo pazzesco per le famiglie e le imprese. Questa è la condizione attuale nel settore energia ed è una situazione che dovrà esser radicalmente e urgentemente mutata” lo dice Giorgio Assenza depositando un disegno di legge che prevede l’istituzione del Piano comunale delle energie rinnovabili, un piano per ciascuno dei Municipi siciliani, nessuno escluso.

“Non è più tempo di ambientalismo di facciata – riprende il presidente dei Questori in Ars – Viviamo su un pianeta che dobbiamo immancabilmente lasciare alle generazioni future e dobbiamo farglielo trovare sano e perfettamente abitabile e fruibile. Per questo il progetto di legge che presento e che caldeggerò fortemente in Aula vuole che tutti i Comuni isolani si dotino del Perc, innanzitutto individuando le aree ove installare impianti di produzione di energia alternativa di qualunque natura che copra in toto il fabbisogno locale, secondo la media di consumo dell’anno precedente”.

“Insomma – conclude Assenza – l’agognato e indispensabile Green deal, che passa dalla progressiva decarbonizzazione e dall’abbandono dei gas naturali, affrancandosi per altro dai ricatti dei …signori dei gasdotti e che dovrà portare l’Europa al raddoppio della quota da fonti rinnovabili entro i prossimi 8 anni, potrebbe e dovrà avere nella Sicilia razionale apripista. E l’ambiente ci ringrazierà”.

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Consorzi di bonifica, M5S all’Ars: “Precari abbandonati da 20 anni. Musumeci applichi la legge e li assuma” - “Musumeci ponga fine al vergognoso abbandono dei precari dei Consorzi di bonifica, che da 20 anni aspettano di conoscere il loro destino, e trovi i fondi necessari per le assunzioni, rispettando la volontà del Parlamento regionale che ha legiferato proprio in questo senso”: lo chiedono i deputati regionali del Movimento 5 Stelle Jose Marano e Valentina Zafarana, (componenti della commissione Attività produttive all’Ars), insieme al collega deputato Giovanni Di Caro, tutti presenti oggi all’audizione in commissione durante la quale si è discusso delle problematiche del personale dei Consorzi di bonifica.

“Sperando non sia l’ennesima promessa a vuoto - dichiarano Marano e Zafarana - abbiamo appreso oggi che tra la fine di febbraio e l’inizio di marzo saranno pubblicate le graduatorie necessarie per l’applicazione dell’art. 60 della Legge di Stabilità 2021, che prevede l’assunzione dei lavoratori 151isti, 101isti e 68isti, che da circa vent’anni vedono precarizzato il proprio futuro. Tuttavia, si tratterebbe solo di un primo passo e il M5S lavorerà affinché la norma non si traduca in una stabilizzazione solo per pochi lavoratori, considerato che le somme stanziate, 1 milione di euro, bastano a coprire l’assunzione di circa 24 lavoratori. Il bacino però comprende 225 lavoratori, per i quali servirebbero altri 7 milioni di euro. Chiediamo quindi al governo un impegno serio e determinato nello stanziare le risorse necessarie per la stabilizzazione di tutti i lavoratori e ridare finalmente dignità alle famiglie di questi lavoratori. Noi come sempre faremo la nostra parte al fianco di chi per troppo tempo ha subito le angherie di una politica miope che non ha mai guardato a lungo raggio”.

“Il governo Musumeci - ricorda Di Caro - all’inizio della legislatura, aveva dichiarato che i Consorzi di bonifica erano da chiudere, perché non bonificano nulla. Poi ha detto che si doveva lavorare a una riforma dei Consorzi e non è stato fatto nemmeno quello. Si proceda quindi per attuare il turnover dei dipendenti, dando copertura finanziaria per le assunzioni di tutta la platea dei lavoratori precari”.