Riparte la protesta. La vicenda riguarda l’assistenza all’igiene personale dovuta agli studenti con disabilità gravi e gravissime, una decina nel solo territorio di Trapani. Oltre molte decine di lavoratori che per 25 anni hanno svolto il servizio, da marzo in mezzo alla strada.
“Dopo lotte e proteste, il servizio è ripartito in tutta la Sicilia, a Trapani no. Perché?”, così Giovanni Oliva, rappresentante di SGB Sindacato Generale di Base.
“L’intervento nella legge finanziaria regionale, i finanziamenti, i chiarimenti, intervenuti a tutti i livelli, dal provveditorato trapanese fino al Ministro dell’istruzione in persona, dall’assessorato alla Commissione regionale, tutti a sottolineare e confermare come la responsabilità del servizio sia delle amministrazioni comunali”. Infatti il servizio è ripartito. “Ma a Trapani no. Il sindaco si arrampica, tra una disquisizione da fine giurista incompreso ed una richiesta di finanziamento. Il risultato, vergognoso, è che da un anno, a Trapani, almeno un centinaio di ragazzi con disabilità gravi e gravissime si ritrovano senza l’assistenza a scuola e decine di lavoratori disoccupati dopo 25 anni”.
“E Trapani si ritrova terra di nessuno, negando servizi dovuti. Invece di creare servizi e lavoro in una terra già affamata, continuano a cancellarli. Ma cosa devono fare di più lavoratori e famiglie? Dove si vuole farli arrivare?”
Oggi, lunedì 21 febbraio, nuovo appuntamento in piazza dalle ore 10 davanti a Comune e Prefettura: “Al Prefetto continuiamo a chiedere un intervento immediato ed un tavolo di crisi ad hoc. Dopo un anno, com’è possibile? Trapani non può essere terra di nessuno”.