Inaugurata a Favignana l’anteprima della mostra “Mostri e Rostri”, realizzata dalla Soprintendenza del Mare della Regione Siciliana in ricordo di Sebastiano Tusa.
A tagliare il nastro, nell’area museale dell’ex Stabilimento Florio di Favignana, alla presenza delle autorità civili e militari, il sindaco del Comune di Favignana – Isole Egadi Francesco Forgione e la presidente della “Fondazione Sebastiano Tusa” Valeria Li Vigni che hanno poi invitato i presenti ad apprezzare lo straordinario patrimonio recuperato nelle acque al largo delle Egadi, grazie alla dedizione e al lavoro svolto dall’archeologo scomparso tre anni fa e da sempre innamorato di Favignana, Levanzo e Marettimo.
È stata un’appendice dell’evento organizzato a Palermo in occasione della ricorrenza dell’anniversario della “Battaglia delle Egadi” e della “Giornata dei beni culturali siciliani” dedicata alla memoria dello studioso, nel corso del quale è stato presentato il catalogo della mostra "Sebastiano Tusa, una vita per la cultura", allestita nei locali dell’Arsenale della Marina Regia.
«L’anteprima di questa mostra rappresenta il modo migliore per ricordare l’archeologo Sebastiano Tusa, cittadino onorario del Comune di Favignana - Isole Egadi – ha dichiarato il sindaco Forgione – Grazie al suo lavoro, alla sua presenza costante, alla sua passione per questo nostro arcipelago Sebastiano Tusa ha consegnato un’importante testimonianza della storica Battaglia delle Egadi. La mostra, che sarà visitabile alla riapertura dell’ex Stabilimento Florio, completa l’area museale già dedicata lo scorso anno all’archeologo e nostro cittadino onorario».
L’anteprima della mostra è stata illustrata da Valeria Li Vigni, moglie di Tusa e già Soprintendente del Mare in Sicilia: «Siamo felici e particolarmente onorati di aver ricevuto questo spazio intitolato a Sebastiano Tusa perché lui ha dato tanto a questo arcipelago. Le sue ricerche si sono focalizzate proprio su questi mari che gli hanno consentito di riscrivere una pagina di storia. Ritengo che sia un gesto importante che lui avrebbe apprezzato molto. L’avere ampliato questa esposizione, che è già molto interessante e molto esaustiva, è un approfondimento che consente di capire gli esordi di questa storia, le origini delle sue scoperte e, soprattutto, di ascoltare dalla sua viva voce, tramite video, quali sono stati gli elementi che lo hanno portato a fare queste straordinarie scoperte».