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08/04/2022 11:26:00

Sicilia, produce vino miscelandolo con lo zucchero. Sequestrata una cantina a Monreale

Produceva vino contraffatto miscelandolo con lo zucchero. Un'azienda vitivinicola di Monreale dal valore di tre milioni di euro e oltre tre milioni e 300mila litri di vino, sia sfuso che imbottiglato, del quale non si sa la provenienza, per un valore di 5.160mila euro, sono state poste sotto sequestro dai Finanzieri di Palermo, assieme agli uomini dell'Ispettorato Repressione Frodi del Ministero delle Politiche Agricole. Tra il 2020 e il 2021, sono stati venduti oltre 4.000.000,00 di litri di vino a cantine vitivinicole e acetifici dislocati su tutto il territorio nazionale, risultati estranei alla frode agro-alimentare.

I controlli si sono estesi a tutto il territorio nazionale per bloccare le partite di vino contraffatto distribuito dal titolare della cantina, assieme ad altri 8 soggetti, che risponderebbero, tra gli altri, dei reati di contraffazione di indicazioni geografiche o denominazioni di origine dei prodotti agroalimentari, di frode nell’esercizio del commercio e vendita di sostanze alimentari non genuine come genuine.

In particolare, le investigazioni svolte dai Finanzieri della Compagnia di Partinico – scaturite da un’indagine d’iniziativa nel settore della tutela del consumatore e del made in Italy - hanno permesso di accertare che una nota cantina con sede a Monreale, riconducibile ad un soggetto noto nell’ambito della commercializzazione di vini, aveva, verosimilmente, posto in essere complessi artifizi contabili grazie all’ausilio di altre società consorelle, esistenti all’interno dell’anzidetto compendio aziendale, costituite ad hoc, annotando fittizie introduzioni di mosti, uve e vini, con il mero fine di creare un presupposto di apparente legalità ai prodotti vitivinicoli, commercializzati con false denominazioni di origine e indicazioni geografiche siciliane, stante alle evidenze investigative, ottenuti anche mediante l’utilizzo fraudolento di zucchero (miscelato con l’acqua).

Le partite di zucchero di barbabietola e zucchero di canna - acquistate in nero da azienda con sede in Palermo – giungevano presso la cantina sita a Monreale, gestita dal soggetto indagato principale, dove veniva effettuata la miscelazione con acqua, ottenendo così un composto liquido strumentale alla preparazione di falsi vini e mosti. Dopo la miscelazione, il prodotto liquido ottenuto era destinato alla commercializzazione presso attività di ristorazione e privati.