Nella piazza dove spiccano i vessilli dell'Unione Maestranze, c'è anche la bandiera dell'Ucraina, a ricordare la passione che sta vivendo quel popolo vittima di una guerra stupida e folle.
E' affissa nell'inferriata del balcone di un appartamento al primo piano. La piazza, presidiata dalle forze dell'ordine, è gremita. C'è grande attesa.
Alle 14 si apre il portone della chiesa del Purgatorio e il primo colpo di ciaccola apre la processione dei Misteri di Trapani.
La gente, assiepata dietro le transenne, applaude. Un forte e caloroso applauso si impossessa della piazza. Un applauso che quest'anno ha un significato ancora più forte. Scaccia le paure, le ansie e le incertezze innescate dalla pandemia che per due anni di fila ha bloccato il corteo religioso per eccellenza. Un applauso liberatorio che sa tanto di rinascita nel giorno della Passione di Gesù Cristo.
I Misteri tornano a riappropriarsi delle piazze e delle strade del centro storico invase da turisti: sia italiani, sia stranieri. Le struggenti note delle bande musicali, i colpi di ciaccola, le annacate suscitano, tra i fedeli e non, emozione, commozione, speranza come soltanto quel rito secolare ma sempre giovane riesce a regalare. Si andrà avanti per tutta la notte.
Una notte lunga nel segno dei Misteri, simbolo di trapanesità.
Come da rito, alle ore 14 del venerdì santo, il Comandante della Stazione dei Carabinieri di Trapani ha battuto tre volte sul portone della Chiesa Anime Sante del Purgatorio dando ufficialmente il via all’imponente processione composta da ben 18 gruppi statuari e dai simulacri del Cristo Morto e della Addolorata, che vengono portati a spalla per le vie del centro fino al giorno successivo.
Oltre al Comandante della Stazione di Trapani, che ricopre un ruolo altamente simbolico, è presente un nutrito numero di Carabinieri che assicura il corretto svolgimento della manifestazione a testimonianza dell’indissolubile, quanto antico, rapporto che lega l’Arma dei Carabinieri e la popolazione.