Succede a Marinella di Selinunte, dove un gruppo di commercianti, gestori e albergatori riuniti in associazioni, hanno minacciato l’amministrazione comunale di azioni giudiziarie se non provvederà a breve a rimuovere le erbacce, riparare gli arredi urbani, rifare la segnaletica, le strisce pedonali... La lamentela riguarda anche il porto intasato dalle alghe, la piazza lignea non ancora fruibile e la chiusura protratta di via del Cantone (a causa della strada franata nel novembre scorso).
In effetti la borgata non si presenta per niente bene, ma nel piccato comunicato stampa di queste associazioni (Oikos Selinunte, Pro Loco Selinunte, il locale Gruppo Gestori Extralberghiero e l’Assoalbergatori Selinunte) c’è un po’ di tutto, compresi quegli ambiti di competenza della Regione Siciliana.
Ma, particolare non proprio di poco conto, la categoria degli albergatori è tra quelle che non pagano le tasse al comune. Certo, ci sono anche quelli in regola, ma il debito complessivo sarebbe davvero alto. Ed è proprio con quelle entrate che in buona parte dovrebbero essere garantiti i servizi per il decoro.
Da tempo è però evidente come il comparto turistico non abbia quel volume d’affari sufficiente per mantenere le proprie strutture in termini fiscali. Un debito già emerso con chiarezza durante i primi anni dell’amministrazione Errante.
“Proprio nel settore turistico - aveva affermato Alfano in un’intervista a Tp24 - troviamo i grandi evasori”. Ma aveva sbagliato termine: non “evasori”, ma “debitori”, avevano replicato gli stessi albergatori. Una precisazione che cambia poco dal punto di vista delle entrate concrete.
Ad ogni modo, dopo due anni di pandemia, il turismo deve rinascere. Anche se quello vero non è ancora nato, forse perché in gran parte in mano a persone che si occupavano d’altro e che ad un certo punto si sono improvvisati imprenditori del settore con i finanziamenti europei a fondo perduto del ’92. Il risultato? Strutture d’eccellenza che non riescono nemmeno a pagarsi le spese. E non bastano le ferie dei palermitani e le vacanze low cost dei francesi.
Intanto i lavori della piazza lignea, aveva già affermato il sindaco, potrebbero concludersi a fine giugno, mentre per il porticciolo la Regione Siciliana è in attesa che la posidonia venga caratterizzata, prima dell’azione del mezzo anfibio in grado di rimuovere il materiale anche dalle zone centrali dello specchio acqueo.
Inoltre, della discerbatura si occupano gli operai della Sager che, attualmente si troverebbe con un organico insufficiente a causa di diversi casi Covid tra gli operai. Ecco perché Alfano ha promesso una pulizia straordinaria dalla prossima settimana.
Il decoro però non dipende soltanto dal comune. Un esempio su tutti: le carcasse delle barche abbandonate sulla spiaggia libera davanti all’incanto del pesce avrebbero dovuto rimuoverle i proprietari, ma nessuno sapeva chi fossero. Alla fine le ha portate via la Sager, coi soldi di tutti.
Egidio Morici