Diciotto anni li ha compiuti due giorni dopo aver commesso, secondo la tesi investigativa, l'omicidio di Salvatore Martino, 38 anni, con problemi connessi alla tossicodipendenza, ucciso il giorno di Santo Stefano tra le cinque e le undici.
Il cadavere venne rinvenuto in contrada Pegno, nelle campagne di Erice, all'interno di un casolare dove la vittima viveva. L'assassino è stato arrestato da carabinieri e polizia di Trapani a conclusione di una complessa attività investigativa. Da subito le indagini sono state incentrate sull'ambiente della tossicodipendenza, ma si sono rivelate assai difficili anche se il contesto, in cui è maturato il delitto, era molto chiaro. Ora la svolta con il responsabile che è finito al Malaspina di Palermo. Nel febbraio del 2020, Salvatore Martino era stato arrestato per droga.
La sera di Natale, la vittima aveva cenato a casa dei genitori. Poi era andato via, recandosi nel casolare dove con il minore ha consumato sostanze stupefacenti. Un litigio, per futili motivi, tra i due è culminato in omicidio. Salvatore Martino è stato massacrato di botte. Il cadavere venne ritrovato. con il volto tumefatto.