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25/05/2022 08:29:00

 All’ospedale "La Maddalena" di Palermo un concerto per alleviare le sofferenze dei pazienti

Le note suadenti e dolci della musica possono diventare una terapia per l’anima e il corpo. Alcuni giorni fa, con questo spirito, la "Fondazione Teatro Massimo" ha accolto l'invito dell'associazione "Onlus "Friends Against Pain and Suffering" a suonare per i degenti del dipartimento oncologico della clinica "La Maddalena" di Palermo.

Il direttore d’orchestra ,Omer Meir Wellber, direttore musicale del "Teatro Massimo" di Palermo , alla tastiera, e Julian Rachlin al violino, entrambi noti a livello internazionale, hanno fatto risuonare nei corridoi e nelle stanze dellˈ Hospice le note del valzer lento e suadente di Kreisler, il tango di Piazzolla e le musiche sublimi di Bach. Un bellissimo dono sia per i pazienti che per i medici e gli infermieri. Ad accoglierli il dott. Sebastiano Mercadante, direttore di "Friends Against Pain and Suffering" (amici contro il dolore e la sofferenza), onlus che da ventitre anni si occupa di assistenza e ricerca per i malati oncologici terminali, e Clara Monroy, coordinatrice dei volontari che operano nella struttura .

La musica come "farmaco"

La musica è vita ed è anche "farmaco" dell’anima.
Eˈ questo il segnale importante che il maestro Wellber ha voluto dare , e che la struttura ospedaliera può utilizzare a beneficio dei pazienti ma anche dei medici e infermieri che ogni giorno si impegnano per cercare di alleviare le sofferenze degli ammalati .


"Eˈ stato un bel momento. I musicisti sono passati, stanza per stanza, nei reparti in cui risiedono pazienti in condizioni fisiche debilitate" - ci racconta il dott. Luca Bianciardi, direttore sanitario della clinica " La Maddalena".

"Qualcuno dei pazienti ha pianto per la commozione, qualche altro si è mosso seguendo il ritmo della musica. Nella nostra struttura ospedaliera c’è molta attenzione alla cura dell’aspetto fisico ma anche psicologico ed emotivo del paziente Si tratta di un lavoro di squadra tra volontari e medici con lo scopo di alleviare le sofferenze causate dalla malattia, portando così la nostra struttura al raggiungimento di alti livelli di performance a servizio dei pazienti. L’evento che è stato realizzato nel nostro Hospice non è unico, in passato ci sono stati importanti momenti come questo e ce ne saranno ancora. Non posso che ringraziare infinitamente la " Fondazione Teatro Massimo" per averci messo a disposizione musicisti di un certo calibro, sensibili e attenti a queste problematiche - conclude Bianciardi .

"Siamo felici di avere contribuito a far trascorrere una giornata diversa a un pubblico un po' speciale come quello di oggi" - sostiene Marco Betta, sovrintendente della" Fondazione teatro Massimo".

Dorotea Rizzo