Una bella manifestazione quella che si è tenuta all’Istituto comprensivo Gesualdo Nosengo di Petrosino, nell’ambito del progetto, promosso dall’insegnante Cathy Marino, “La spiaggia delle tartarughe”.
L’obiettivo principale è quello di tutelare le tartarughe Caretta Caretta in via di estinzione e di proteggere le loro uova quando sono deposte sulle spiagge della città di Petrosino, come accaduto l’anno scorso, ha presenziato alla manifestazione il referente provinciale del WWF, Vincenzo Reina.
I numeri che il WWF presenta sono drammatici: al mondo esistono in totale sette specie di tartarughe marine e sono tutte a rischio di estinzione, minacciate dalla cattura accidentale e dalla distruzione dei siti riproduttivi, 150 mila ogni anno le tartarughe che vengono accidentalmente catturate, il 35% di quelle recuperate ha ingerito microplastiche.
Nel Mediterraneo, i siti di deposizione delle uova sono localizzati soprattutto nella parte orientale: Grecia, Turchia, Cipro, Libia. Le tartarughe sono seriamente minacciate dalle attività umane, sono sensibili al disturbo del turismo nelle aree di riproduzione, all’inquinamento, e soffrono della pesca accidentale (bycatch).
Circa 900 le tartarughe ferite soccorse e accolte ogni anno nei Centri di Recupero WWF, come quelli di Policoro, Molfetta, Lampedusa e Torre Guaceto, dove vengono curate e poi, per fortuna, molte liberate in mare.
La sensibilizzazione dei giovani studenti al rispetto degli animali e del luogo dove sono state deposte le uova è di grande importanza, la scuola Nosengo in questo è all’avanguardia e ha consentito agli alunni di accostarsi al mondo marino ma con le dovute cautele e tutele.
A Petrosino l’anno scorso, in spiaggia al Biscione, numerose tartarughe uscivano dal nido per andare verso il mare.
I bambini si sono confrontati proponendo ognuno un loro elaborato, il premio è andato ad un bambino di quinta elementare.