Qualche settimana fa l'avvio delle prenotazioni per le visite mediche dell'Asp trapanese sono online, ora l'impossibilità di poter prenotare una prestazione sanitaria.
Non bastava il Covid che in due anni ha causato nel trapanese 664 morti e lo smantellamento di interi ospedali riconvertiti a Covid Hospital, come il "Paolo Borsellino" di Marsala, che continua a rimanere tale, nel disinteresse totale della politica, e il rinvio di visite specialistiche e interventi chirurgici, adesso i cittadini della provincia sono impossibilitati a prenotare una visita specialistica.
Come riportato ieri da tp24 a sollevare la questione è stato il dipartimento socio sanitario della Cgil che ha inviato una nota al Commissario straordinario dell'Asp di Trapani, Paolo Zappalà.
Agende di prenotazione bloccate - Il problema al momento riguarda le agende di prenotazione delle liste di attesa che non consentono ai cittadini di effettuare prenotazioni sanitarie per l'anno in corso e per il 2023. "I nostri iscritti - dice il responsabile del Dipartimento socio sanitario Franco Colomba - ci hanno segnalato che al Cup non è possibile prenotare una prestazione sanitaria perché le agende sono temporaneamente, se non addirittura periodicamente, non disponibili per l'inserimento di nuove prenotazioni. L'Asp - prosegue - ci aveva assicurato che il problema sarebbe stato verificato e risolto in tempi celeri, anche perché la chiusura delle agende di prenotazione è vietata dalla legge 266 del 2005 e che la violazione prevede sanzioni amministrative per i trasgressori e obbligo di verifica da parte della Regione".
La revisione dei tempi - La Cgil chiede all'Asp la revisione dei tempi base di prestazione previsti per gestire il calendario giornaliero delle prenotazioni, oggi non più condizionato dall’emergenza Covid. «La revisione dei tempi base – conclude, infatti, Colomba - entro i quali erogare la prestazione sanitaria richiesta dagli utenti consentirebbe anche per il 2022 la possibilità di ridurre le liste di attesa».
L'Asp non risponde - Abbiamo chiesto informazioni sulle possibili soluzioni alla direzione dell'ASP Trapanese, ma come spesso accade non abbiamo avuto risposta, quando si chiede qualcosa. Il mese scorso per quel che riguarda gli interventi chirurgici era stato deciso il piano per ben 800 interventi in prestazioni aggiuntive per assicurare sia l’attività ordinaria che lo smaltimento delle liste di attesa relative ai ricoveri programmati nel 2021 e non effettuati a causa della pandemia.
Il piano attuale - Per garantire i Lea (Livelli essenziali di assistenza) «evitando il verificarsi di disfunzioni assistenziali e disservizi, oltre che di eventi avversi di rischio clinico aziendale», come si leggeva nella deliberazione adottata dal commissario Paolo Zappalà, il piano prevede una spesa complessiva di circa 600mila euro così divisa: 300 mila per far fronte per i turni di servizio in prestazioni aggiuntive per la sola attività di chirurgia ordinaria, coinvolgendo, allo scopo, i dirigenti medici dei Dipartimenti di Chirurgia, Anestesia e Rianimazione e Materno Infantile nonché il personale di comparto; e altre 300mila euro per l’attività di recupero delle liste di attesa.
Prenotazioni sanitarie solo online - Il blocco delle prenotazioni arriva a qualche settimana dalla decisione dell'Asp di procedere con l'attivazione esclusiva delle prenotazioni per le visite sanitarie solo online. Una vera rivoluzione, per la quale l’Asp di Trapani, da tempo ha predisposto, soprattutto per ragioni Covid, le prenotazioni di visite, interventi, operazioni di cassa solo online, collegandosi, appunto al sito istituzionale. Non si può più andare ai Cup e prenotare di presenza una visita, a meno che non ci si prenota. Sempre online, infatti, gli utenti possono prenotare un appuntamento e recarsi allo sportello nel giorno e nell’orario indicato.
Disagi per gli anziani - E così le nuove disposizioni per le prenotazioni sono diventate un disagio ad esempio per gli utenti più anziani. Disagi anche per alcuni centri analisi, cliniche, farmacie. Abbiamo infatti ricevuto segnalazioni da parte di centri privati ai quali si rivolgono gli utenti che non riescono ad effettuare le prenotazioni online. “Quando vanno, ad esempio, alla cittadella della salute vengono respinti, e viene detto che qualsiasi operazione si fa online. E’ una cosa indecorosa”, racconta la responsabile di un centro privato. “Allora succede che questi poveri utenti vengono da noi o in altri centri chiedendo di poter fare la prenotazione. Per aiutarli la facciamo anche con i nostri indirizzi mail personali, ma è una forzatura. Non si possono lasciare così le persone”.