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08/06/2022 00:00:00

La Sicilia non è per i bimbi. Più servizi per gli anziani, pochi per i giovani

 La Sicilia non è un isola a misura di bimbo. Dei dieci capoluoghi italiani nei quali i bambini vivono peggio, quattro si trovano sull’Isola. Trapani, Catania, Palermo e Caltanissetta occupano posizioni tra la 98esima e la 106esima, su un totale di 107 capoluoghi analizzati nella seconda edizione del report sulla qualità della vita del Sole 24 ore. Sul fronte dei giovani, la Sicilia mostra risultati meno negativi. La regione vanta infatti una certa vitalità imprenditoriale tra gli under 35, in particolare a Enna, Agrigento e Palermo, mentre Ragusa, Caltanissetta, Messina e Trapani rientrano nella top 30 nazionale. Malgrado ciò, resta alto il tasso di disoccupazione giovanile, con ben cinque province siciliane nelle ultime dieci posizioni della classifica nazionale. Anche i nonni non sembrano a loro agio. Per quanto riguarda gli over 65, a offrire la migliore qualità della vita è a Catania, al 28esimo posto in Italia. Il resto della Sicilia non brilla. Bisogna andare alla 67esima posizione per trovare Enna e alla 70esima per trovare Ragusa, e anche gli altri capoluoghi si trovano nella parte bassa della classifica.

Per quanto riguarda i bimbi tra zero e 14 anni, a ottenere il piazzamento migliore nell’Isola è la provincia di Enna, al 76esimo posto, seguita da Messina (78esima), Siracusa (85esima) e Ragusa (92esima). A pesare la carenza di asili, che inchioda tutti i capoluoghi nella metà inferiore della classifica. Non mancano dati positivi. Enna conta la percentuale più bassa di delitti contro i minori (0,4 ogni diecimila), il settimo dato migliore in Italia. Messina mostra buone performance per la presenza di medici specializzati, piazzandosi al terzo posto nazionale con 3,5 pediatri ogni mille residenti tra zero e 14 anni. Inoltre il capoluogo è all’ottavo posto in Italia per numero di studenti per classe, poco più di 16. Quattro capoluoghi siciliani si piazzano alle prime posizioni per tasso di fecondità. Ragusa è al secondo posto nazionale, con una media di 1,5 figli per donna, seguita al quarto posto da Catania, al quinto da Palermo e all’ottavo posto da Siracusa. In queste tre province, la media di figli è di 1,4 per donna. Per quanto riguarda il verde pubblico, infine, ottiene un buon risultato Agrigento, al 24esimo posto nazionale, con 52 metri quadri per bambino.

Meno giovani nell’Isola
Per i giovani nella fascia tra 18 e 35 anni la provincia peggiore è Siracusa, all’85esimo posto, mentre nella parte alta della classifica troviamo soltanto Agrigento (17esimo posto) ed Enna (29esimo posto). Oltre che per iniziativa imprenditoriale, le province di Enna e Palermo si distinguono per la presenza di amministratori giovani. A far bene, da questo punto di vista, anche Messina. Gli under 35 siciliani mostrano una certa propensione a metter su famiglia. Agrigento, Trapani, Palermo e Caltanissetta sono nella top ten per numero di matrimoni, e anche gli altri capoluoghi ottengono buoni dati per questo indicatore. Le province siciliane registrano inoltre l’età media più bassa per quanto riguarda il parto. Siracusa è prima in Italia (meno di 30 anni e mezzo), seguita nelle prime dieci posizioni da Catania, Palermo, Caltanissetta e Ragusa, tutte intorno ai 31 anni. Malgrado ciò, soltanto Ragusa e Messina mostrano un saldo di abitanti positivo. Nel capoluogo ibleo la popolazione è in crescita del sette per mille, mentre nella città dello Stretto dello 0,3 per mille. Tutte le altre province hanno saldo negativo, e occupano posizioni inferiori all’80esima.

La situazione degli anziani
Venendo agli anziani, il report segnala come indicatore negativo il tasso di consumo di antidepressivi. Catania è al quarto posto in Italia, mentre Siracusa ed Enna rientrano nelle prime venti posizioni. Tra gli altri indicatori valutati anche l’esposizione all’inquinamento acustico. Su questo fronte Trapani, Agrigento ed Enna sono tra i primi dieci capoluoghi italiani, mentre Messina registra il miglior risultato nazionale, seguita a poca distanza da Palermo. Per quanto riguarda gli orti urbani destinati agli over 65, Trapani, Agrigento, Caltanissetta ed Enna risultano tra le città meno fornite in Italia, occupando posizioni inferiori alla centesima. Non tutto va male nell’Isola. Secondo il report infatti Catania e Agrigento sono tra le città italiane con il miglior servizio di trasporto per anziani, mentre Enna è ai primi posti per numero di infermieri, più di uno ogni cento abitanti. Catania e Ragusa, infine, registrano i livelli più alti di anziani “indipendenti”, e si posizionano rispettivamente al quinto e al sesto posto della classifica nazionale.

Fonte:Focusicilia.it