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12/06/2022 11:00:00

Elezioni, caos nei seggi a Palermo. Ecco perché 

Caos nelle elezioni a Palermo. Decine di presidenti e scrutatori selezionati non si sono presentati ieri pomeriggio per le operazioni preparatorie. Non solo. In diverse sezioni non sono state consegnate le schede elettorali, che vanno firmate. Ieri erano decine di migliaia di schede non ancora arrivate.

 Alle 9:30 di oggi sono ancora 37 i seggi senza un presidente e che hanno dovuto respingere gli elettori giunti alle 7 per esprimere il proprio voto. Lettori rimandati a casa, scrutinatori inferociti perché bloccati nelle scuole dalle 16 di sabato e il Servizio elettorale del Comune costretto a una notte di lavoro infernale con centinaia di telefonate alla ricerca di persone disponibili ad accattare l’incarico di presidente di seggio. Le Comunali di Palermo si stanno trasformando in un vero e proprio incubo.

A fronte di quanto sta accadendo in molte sezioni elettorali, dove mancano addirittura i presidenti di seggio e le operazioni di voto non sono ancora state avviate, chiediamo un intervento deciso e immediato da parte del governo nazionale, affinché garantisca l’effettiva regolarità delle elezioni amministrative di Palermo”. Così il candidato sindaco del centrodestra a Palermo Roberto Lagalla.

Ma perché accade tutto questo? Alcune motivazioni le dà il giornalista Alessandro Accardo Palumbo, peraltro collaboratore di Tp24. Questo il suo racconto di ieri sera:  "Il meccanismo delle operazioni elettorali ai seggi non funziona più e da tempo ormai. Io nominato scrutatore a Palermo (mi sono proposto pervicacemente e alla fine sono stato 'premiato') sono andato oggi, e dalle 16 alle 21 abbiamo impostato le operazioni propedeutiche per consentire ai 1070 iscritti, aventi diritto al voto, di potere votare domani i referendum, piu sindaco con consiglieri, e circoscrizioni (e non abbiamo nemmeno finito di timbrare tutte le 7mila 490 schede tra referendum, circoscrizioni e consiglio+sindaco). Riapriremo la sezione alle 6 del mattino fino alle 23 e subito dopo faremo lo spoglio dei soli 5 referendum fino a notte fonda. Lunedì mattina riposo perché lo scrutinio per sindaco e circoscrizioni inizia alle 14 e proseguirà fino a sera inoltrata. Oltre 30 ore di lavoro se va bene, per un importo netto di 202 euro! Meno di 7 euro l'ora avete letto bene! E vi chiedete perché vi siano tutte queste rinunce? Così è più chiaro a tutti i ben pensanti?"