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12/06/2022 07:32:00

Il voto di oggi in Sicilia e le sue possibili conseguenze per le Regionali 

 Oggi si vota, dalle 7 alle 23, per i 5 quesiti referendari ma anche per il rinnovo del sindaco e del consiglio comunale di Palermo e Messina, di Erice e Petrosino.

In totale sono 120 i Comuni siciliani chiamati ad eleggere le nuove cariche, gli occhi sono puntati principalmente sulle città metropolitane, che detteranno poi la linea sulle prossime elezioni regionali.

Il presidente uscente ha già blindato la sua posizione aggiungendo un fedelissimo in giunta, Alessandro Aricò, ha preso il posto di Roberto Lagalla, e Ruggero Razza sta rivedendo tutti i componenti del suo gabinetto.

La stessa Giorgia Meloni di Fratelli d’Italia ha già chiarito che non attenderà oltre le amministrative per un chiarimento sul Musumeci bis e se non ci dovesse essere la convergenza della coalizione non si esclude che potrebbero sperimentare una candidatura in solitaria.

Queste amministrative una indicazione per la competizione regionale la segneranno e in molti tra i deputati uscenti sono già in campagna elettorale.

Il tema della ricandidatura di Musumeci fa storcere il naso a Gianfranco Miccichè e ad una parte di Forza Italia che, invece, è alla ricerca di un nome alternativo, dello stesso avviso sono l’MPA, i Popolari, Lega.

Non si è ancora espressa l’UDC, che certamente aspetterà l’esito del candidato a sindaco di Palermo Lagalla.

Alla prova delle amministrative il centrodestra non ha dato segno di unità, basti pensare ad Erice dove l’assessore regionale alle Attività Produttive, Mimmo Turano, uomo forte dell’UDC in Sicilia e organico all’esecutivo di Musumeci ha appoggiato la candidata sindaca del PD e a Trapani è proprio in una giunta targata dem.

Un dualismo che spacca la coalizione e che sempre ad Erice ha visto Fratelli d’Italia andare a sostegno di Silvana Catalano, Giuseppe Guaiana di Maurizio Oddo, l’altra parte ancora di centrodestra con il candidato Piero Spina.

Immediatamente dopo la chiusura delle amministrative si aprirà il dialogo sul nome del candidato presidente di coalizione, mentre il centrosinistra il 23 luglio celebrerà le primarie.