“La condizione in cui sono costretti a operare gli agenti di Polizia atti al controllo dei flussi migratori è a dir poco disumana.
Trenta agenti del reparto mobile di Palermo, che ieri hanno iniziato il turno alle 5 del mattino per portare 130 migranti nel Centro di Prima accoglienza di Trapani, dopo 16 ore erano ancora in servizio in attesa della fine delle operazioni” così in una nota Domenico Pianese, segretario generale del sindacato di Polizia Coisp.
“È assolutamente inaccettabile che la mancanza di personale si trasformi in un carico di lavoro extra per gli agenti e nella violazione sistematica delle norme che regolano i turni di lavoro; in questo modo si impedisce il necessario recupero delle energie psicofisiche ed emerge un profondo stato di disagio. Non prevedere l’invio di personale di rinforzo al fine di garantire il corretto svolgimento delle operazioni di fotosegnalazione di chi arriva sulle nostre coste, nonché garantire ai colleghi degli orari di servizio sostenibili, è un problema che ha tanti responsabili. Anche perché, le stesse persone che ieri hanno lavorato per quasi 18 ore di fila, oggi, dopo solo sei ore, alle 5 hanno ripreso servizio a Palermo”, continua.
“Vieppiù - aggiunge Pianese - : a 90 di questi 130 migranti portati a Trapani è stato notificato l’obbligo di lasciare il territorio nazionale entro sette giorni. Ma ora, con il foglio di via in tasca, sono liberi di andare in giro per il Paese senza alcun tipo di ulteriore controllo e senza la possibilità di operare un rimpatrio coatto. Il sistema dell’accoglienza in Italia è un colabrodo e a pagarne le spese sono sempre le Forze dell’Ordine e i cittadini. Chiederemo al Capo della Polizia l’immediata convocazione di un tavolo per l’analisi delle cause di disagio del personale della Polizia di Stato affinché siano adottate iniziative idonee a tutela delle donne e degli uomini della Polizia di Stato” conclude.