14,30 - I sospetti si erano subito concentrati sull’anziano proprietario terriero della zona che, in sede di interrogatorio, ha ammesso le proprie responsabilità.
È un agricoltore di 72 anni, Giuseppe Battiato, incensurato, l’uomo che ha sparato e ucciso i cugini Vito Cunsolo e Virgilio Cunsolo Terranova, di 31 e 30 anni, trovati morti attinti da colpi d’arma da fuoco nelle campagne della frazione Pennisi del comune di Acireale, in provincia di Catania.
L’indagine è nata dopo la segnalazione della loro scomparsa da parte di alcuni familiari. Come sottolinea la Procura di Catania in una nota, “era trapelato che i due fossero allontanati la notte precedente per commettere un furto di limoni” nella zona di Pennisi ad Acireale.
Le ricerche condotte dai carabinieri della Stazione di Guardia Mangano hanno consentito di rintracciare all’interno del fondo agricolo il proprietario e di rinvenire, poco distanti, riversi per terra e ricoperti da alcuni teloni di plastica, le due vittime.
Già in quel momento Battiato, ora gravemente indiziato del duplice omicidio pluriaggravato, confessa spontaneamente consentendo da subito ai militari di rinvenire occultati nella campagna, sotto una palma nana, sia l’arma utilizzata (una pistola semiautomatica marca “browning”, calibro 7.65, regolarmente detenuta), sia il cellulare di uno dei due giovani.
Successivamente, alla presenza del magistrato di turno recatosi presso la Compagnia Carabinieri di Acireale, ha formalmente ammesso le proprie responsabilità in sede di interrogatorio.
Secondo quanto riferito al magistrato e ai carabinieri, Battiato si sarebbe svegliato improvvisamente intorno alle 3 della scorsa notte per la presenza in casa dei due cugini, gli stessi che alcuni giorni prima l’avrebbero minacciato ed invitato ad abbandonare la proprietà.
Il pensionato e agricoltore ha quindi raccontato di aver esploso colpi con l’arma successivamente fatta rinvenire, “tenuta sotto il cuscino per il timore di subire ulteriori minacce e furti, come negli anni passati era già avvenuto“, e di aver successivamente trasportato i due corpi nel luogo del rinvenimento utilizzando una carriola adibita al trasporto dei limoni.
I rilievi effettuati dalla Sezione Investigazioni Scientifiche del Reparto Operativo del Comando Provinciale Carabinieri di Catania e l’ispezione cadaverica effettuata da un medico legale hanno riscontrato la versione dell’uomo, nell’attesa comunque dei necessari esami autoptici e degli ulteriori accertamenti investigativi finalizzati a riscontrare le dichiarazioni.
08,00 - Vito e Virgilio Cunsolo, due cugini, sono stati uccisi a colpi di pistola in campagna, ad Acireale. Le vittime erano di Librino e avevano 29 e 30 anni. I parenti non avevano loro notizie da ieri e sono andati a cercarli.
Una prima ipotesi è che i giovani siano stati sorpresi mentre rubavano agrumi.
Il duplice omicidio in via Roccamena, nella frazione di Pennisi, in un fondo agricolo. Una prima ipotesi è che le due vittime siano state sorprese mentre rubavano agrumi, ma sono ancora molti gli aspetti da chiarire. La recinzione del campo ha almeno un varco aperto.
I colpi di pistola che hanno posto fine alla vita dei giovani cugini sarebbero stati sparati da distanza ravvicinata. I cadaveri erano coperti da alcune frasche. I parenti non avevano loro notizie da ieri e sono andati a cercarli proprio a Pennisi, poichè entrambi non rispondevano al cellulare. E' stata aperta un'inchiesta per duplice omicidio. Le indagini sono affidate ai carabinieri della compagnia di Acireale, del comando provinciale di Catania e la sezione Sis del nucleo investigativo. Presenti anche i vigili del fuoco per delle operazioni tecniche necessarie al sopralluogo ed alcuni agenti di polizia del commissariato di Acireale.
Le attenzioni degli investigatori si sarebbero concentrate su un uomo anziano, probabilmente uno dei tanti proprietari terrieri della zona.