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25/06/2022 12:00:00

Sicilia, il missionario Biagio Conte ricoverato in ospedale a Palermo

Biagio Conte, il missionario laico palermitano, è ricoverato in ospedale a Palermo. Sulle sue condizioni, che sarebbero serie, ma non preoccupanti, c'è il più stretto riserbo. "Al momento - spiegano dalla Missione Speranza e Carità - sappiamo che sta facendo accertamenti, ma non abbiamo un bollettino medico ufficiale». 

La notizia si è diffusa sui social. In molti avevano segnalato che le condizioni salute di Fratel Biagio erano peggiorate. Conte, oggi 58enne, è il fondatore della Missione Speranza e Carità, nata nel 1991 con l’obiettivo di aiutare gli «ultimi». La missione, nata sotto i portici della Stazione Centrale di Palermo, opera in nove comunità, destinate all’accoglienza maschile e di donne o mamme con bambini.  

Il missionario laico Biagio Conte è ricoverato in ospedale a Palermo. Sulle sue condizione, che sarebbero serie ma non preoccupanti, c'è il più stretto riserbo.

Nelle ultime ore, anche sui social, si era diffuso un certo allarmismo sullo stato di salute Fratel Biagio ma fortunatamente il suo corpo, debilitato anche dai prolungati digiuni, è fiaccato ma forte.

Biagio Conte, oggi 58enne, è il fondatore della Missione Speranza e Carità, nata nel 1991 con l'obiettivo di aiutare gli "ultimi". La missione, nata sotto i portici della Stazione Centrale di Palermo, opera in nove comunità, destinate all’accoglienza maschile e di donne o mamme con bambini.

L'opera di Biagio e dei suoi ormai tanti collaboratori, negli anni, è diventato un punto di riferimento in città. Le sue "battaglie" si sono manifestate nel corso del tempo con proteste che lo hanno portato a lunghi periodi di astinenza dal cibo. Lo scorso luglio, quasi un anno fa, si era ritirato in una grotta in provincia di Palermo per pregare contro tutte le ingiustizie. Fino al 7 febbraio a sostenerlo solo pane e acqua, e poi aveva proseguito nutrendosi solo di acqua ed eucarestia. Nel mese di marzo, dopo circa otto me di semidigiuno e tanta preghiera, il suo corpo non era più in grado di continuare la sua penitenza. Molto debole, allo stremo delle forze, era stato molto male e aveva così interrotto la sua lunga penitenza.

Aveva lasciato la grotta in cui si era ritirato ed era stato accompagnato nelle vicinanze in una stanza di un piccolo Santuario dedicato alla Madonna in provincia, dove giorno e notte è stato monitorato dai medici, prima di tornare alla missione.