La conferenza stampa del presidente Nello Musumeci è stato un altro sassolino lanciato contro Gianfranco Miccichè che non ha lasciato passare nemmeno 24 ore per lasciarsi andare ad altre considerazioni pubbliche.
Archiviato completamente il nome di Musumeci per il coordinatore regionale di Forza Italia il nome del successore spetterebbe direttamente a Forza Italia, ed è evidente che Miccichè ha già in mente qualcuno quando dice: “Deve essere di Palermo e donna”.
Il prossimo candidato spetta a Forza Italia, insomma, e chiede a Fratelli d’Italia di fare un passo indietro, del resto il partito azzurro ha sempre dimostrato di avere percentuali a due cifre di non avere mai speso un proprio nome alla presidenza della Regione e soprattutto dopo il successo di Palermo la richiesta appare anche plausibile. Prima l’Italia, che si legge Lega, farebbe una grande fatica a veicolare un proprio candidato e soprattutto ad allestire le liste, a Palermo se non ci fossero state le new entry la lista avrebbe rischiato di non prendere il 5%, nelle altre province ad eccezione di Catania non è messa meglio, in provincia di Trapani rischiano di non presentare la lista.
Miccichè è certo di quel che vuole e dopo le affermazioni di Musumeci, che lo tiravano in ballo senza mai citarlo, va dritto: “Lo dicesse chiaramente quali sono le palle che non si possono toccare, Musumeci deve parlare chiaro, senza metafore”.
A rispondere a Miccichè è il senatore Ignazio La Russa: "Le esternazioni di Gianfranco Miccichè arricchiscono la mia personale collezione delle sue stravaganti dichiarazioni che passano dall'elogio sperticato a Musumeci al suo opposto, con autocandidatura a presidente della Regione, passando per un endorsement tacito a un esponente catanese di FdI e poi finire con l'arroccamento 'palermitana, donna di Forza Italia'. Il tutto, condito non dall'esame di cosa serve ai siciliani, bensì da un 'dotto' esame sul carattere, la psicologia, le simpatie/antipatie ...di Nello Musumeci. Miccichè, con cui riesco a continuare ad avere un rapporto amichevole, sono certo che si inalbererebbe se qualcuno (magari professionalmente più adeguato) volesse esaminare i suoi atteggiamenti, le sue intemperanze, le sue abitudini e, in sintesi, la sua psiche per trarne conseguenze politiche. E farebbe bene a dolersene. Ma forse farebbe meglio a non guardare la pagliuzza negli occhi dell'altro. Il centrodestra siciliano non merita quello che Musumeci chiama 'fuoco amico'. Siamo ancora in tempo”.
Nel centrodestra la settimana prossima, ad amministrative finite, si avvierà un tavolo di confronto a Roma, nel frattempo il centrosinistra va spedito verso le primarie di coalizione, che chiamano presidenziali.
Ai gazebo sono chiamati tesserati, attivisti, militanti, simpatizzanti, cittadini comuni che il 23 luglio, riconoscendosi in quello schieramento, vorranno esprimere una loro preferenza. Il nome su cui il Pd punta è Caterina Chinnici, euro deputata e donna di partito, sulla sua figura ci sono diversi apprezzamenti a cominciare dal territorio trapanese, Dario Safina ne traccia il profilo: "Donna di elevata caratura morale e culturale, donna di partito, di altissimo profilo. Per la Sicilia sarebbe la prima donna presidente della Regione, una opportunità importante per la competenza che rappresenta Caterina e per la capacità, che ha avuto negli anni, di essere sempre dalla stessa parte. Non ci sono dubbi per il Pd, non ci dovranno essere dubbi per chi vorrà partecipare alle primarie di luglio, il nome da votare è quello di Caterina Chinnici”.
A partecipare alle primarie da candidato presidente per i Cento Passi sarà Claudio Fava, che troverà appoggio nel trapanese in vari esponenti tra cui i consiglieri comunali Nicola Fici e Mario Rodriquez.
Si voterà on line e nei 32 gazebo distribuiti sul territorio siciliano, in rete è già il sito www.presidenziali22.it, all'interno del quale si trova il link che permette la registrazione per il voto nella piattaforma telematica Sky Vote o per votare nei gazebo.
All'interno del sito si trovano pure il link per scaricare il regolamento completo delle primarie e quello per contribuire alla raccolta fondi lanciata per finanziare la campagna elettorale del campo progressista.
“Come al solito – dice il capogruppo M5S e referente 5stelle per la Sicilia Nuccio Di Paola - la Sicilia si propone come laboratorio delle innovazioni per l'intero Paese. Stiamo sperimentando qualcosa di nuovo e già stiamo riscontrando un grande interesse da parte degli iscritti, pur in un momento non semplice come quello attuale. Vogliamo portare alle urne virtuali e fisiche più persone possibile. Il Movimento ha sempre dato prova in passato di incredibili colpi di reni che lo hanno fatto uscire in maniera brillante dai momenti più difficili. Siamo certi che ci riusciremo anche stavolta. Bisogna ricreare l'entusiasmo dei giorni migliori, abbiamo ancora tantissimo da dire e da dare al Paese e alla Sicilia. Per questo abbiamo chiamato a raccolta gli iscritti siciliani a Caltanissetta, dove ragioneremo assieme sulle Presidenziali22”.