Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
28/06/2022 18:20:00

La parabola dei Grillo

 La parabola dei Grillo. Il Beppe nazionale ,all'anagrafe Giuseppe Piero nato a Genova nel 1948,diplomato in ragioneria s'iscrisse in economia e commercio, senza concludere gli studi.

Dopo un'iniziale attività di rappresentante nel campo dell'abbigliamento e dopo aver provato a lavorare per un periodo nell’azienda del padre Enrico, cominciò quella di comico. Alle soglie dei trent'anni, mentre si esibiva in un cabaret milanese, fu notato da Pippo Baudo. Venne subito lanciato in televisione dal catanese con la partecipazione a suoi programmi come Fantastico. Nel 1978 condusse in compagnia il Festival di Sanremo -in anni successivi, vi partecipò diverse volte in veste di comico-. L'anno successivo insieme a Loretta Goggi, Fantastico. La sua irrefrenabile ascesa fino a quando una battuta sui socialisti, protagonisti Craxi e Martelli gli costò una brevissima rimozione dalla RAI. Negli anni 90 lavorò per la rete privata Tele+. Poi nei teatri con monologhi su politica e ambiente. L'incontro con G. Casaleggio, la creazione del blog, i VDay, la volontà di candidarsi alla segreteria del PD, negata con l'invito di Fassino a crearsi un partito, sfida accettata e genesi del M5S. Il seguito è la storia politica del Belpaese degli ultimi tre lustri. In questi giorni il melodramma della scissione.

Il lilibetano al quale si augura un imminente guarigioni dal Covid è figlio d'arte. Eletto deputato dell'Assemblea regionale siciliana da giovane-23a nni-nella Democrazia Cristiana prendendo il posto in lista del padre Salvatore, uscente non ricandidato. Consigliere comunale a Marsala.

Riconfermato deputato regionale diventa assessore agli enti locali del governo di centro sinistra, poi alla pesca artigianato e commercio infine alla sanità. Lodevole la proposta che approvata istituisce l'elezione diretta dei sindaci e dei presidenti delle province. Alla dissoluzione della balena bianca aderisce al nuovo PPI, poi fonda i CDU coi il quale arriva a Montecitorio per due legislature nel frattempo i CDU confluiscono nell'UDC. La diatriba con il partito perché non volle candidarsi al Senato con T. Cuffaro non condividendone l'operato e la richiesta della lista alla Camera che fu rifiutata causandone la fuoriuscita. Probabilmente l'odore della politica di Totò vasa vasa tra palazzo Madama e Montecitorio non sarebbe arrivato. Abbraccia l'organizzazione di G. Fini, dopo che si era candidato Presidente della provincia di Trapani con il centro sinistra, sconfitto da D'Alì fu eletto consigliere una persona di Rifondazione Comunista. Nel 2015 la presa di quartiere spagnolo non avvenne, nel 2020 Si. La discesa della creatura del genovese è inconfutabile e quindi anche la sua, il marsalese nonostante il tono ecumenico la sua alleanza ha subito fibrillazioni - perifrasi - notevoli, per adesso è al riparo da sorprese perché il consenso ottenuto anche a sala delle Lapidi è stato notevole l'87.5%. Li accomuna oltre al cognome la capacità di catalizzare voti con le promesse salvo poi annaspare al governo. Un altro legame è il luogo e l'arrivo della spedizione dei mille, Quarto è un rione di Genova, la destinazione è nota, la storia, l'evoluzione della nazione e i loro proclami li hanno resi primattori della classe politica nostrana, per i cittadini quale sia la loro meta non è dato sapere ma il paracadute per evitare un brutto atterraggio è aperto per la parabola dei Grillo.

Vittorio Alfieri