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16/07/2022 06:00:00

Oggi i funerali del piccolo Andrea morto a Sharm. Inchiesta per il bambino ucciso da un batterio

Oggi nella chisa di San Basilio a Palermo, alle ore 10, si terranno i funerali di Andrea il piccolo morto a sette anni a Sharm el-Sheikh , il due luglio scorso, mentre era in vacanza in un resort con la famiglia. I genitori di Andrea Rosalia Manosperti e Antonio Mirabile, potrebbero essere ascoltati dai pm palermitani che indagano sul decesso, la prossima settimana. Una inchiesta è stata aperta anche dalla Procura egiziana. 

La testimonianza dei genitori di Andrea sarà fondamentale per ricostruire tutto ciò che hanno fatto dall’arrivo a Sharm, il 26 giugno: luoghi ed eventuali locali frequentati e persone incontrate. La Procura sta cercando di avere un quadro completo e ha il sospetto che la causa del decesso del bambino possa non essere stata un’intossicazione alimentare.

La tesi dei medici egiziani che hanno tentato di curare Andrea, non convince molto gli inquirenti per diversi motivi. Innanzitutto: i sintomi denunciati. Il piccolo e i suoi familiari, che pure sono stati male, non avrebbero avuto dissenteria, tipica manifestazione dell’intossicazione. Al padre, ricoverato a Palermo dopo il trasferimento dall’Egitto, sono state diagnosticate una insufficienza renale e una infezione alle vie urinarie e non problemi intestinali. «Il paziente — dicono dal policlinico di Palermo — ha avuto i sintomi di una intossicazione che potrebbe essere ambientale o da contatto».

Nel resort il Sultan Garden, nessuno avrebbe avuto disturbi legati al cibo. Solo Andrea e i genitori  hanno avuto problemi di salute. I Mirabile avrebbero raccontato ai familiari di aver mangiato nel ristorante à la carte dell’albergo e non al buffet. I legali della coppia — gli avvocati dello studio Giambrone & partners — chiederanno al resort le immagini delle telecamere interne, che dovrebbero chiarire cosa hanno cenato e il loro stato di salute, fugando i dubbi sollevati da fonti egiziane che hanno riferito che la coppia avrebbe avuto sintomi ben prima del momento in cui si è recata alla guardia medica. Ma, dicono gli inquirenti, i genitori di Andrea non sono stati certamente i soli a cenare à la carte, ed è comunque strano che nessun altro si sia sentito male. 

Intanto è stata eseguita all’istituto di medicina legale del Policlinico di Palermo la seconda autopsia sul corpo di Andrea. I medici hanno prelevato campioni degli organi pereseguire ulteriori accertamenti. Dai primi esami non è emersa la causa del decesso, avvenuta in appena due giorni dopo i sintomi di spossatezza e vomito. 

A Messina, invece, la Procura di Messina ha aperto un'inchiesta sul caso del bambino di quattro anni morto nell'ospedale "San Vincenzo" di Taormina a causa di un'infezione da entorococco. La madre del piccolo Domenico Bandieramonte aveva già sollevato il caso, accusando di malasanità l'ospedale San Marco di Catania, dove il piccolo era stato ricoverato per un disturbo intestinale.

Le accuse della madre - "Mio figlio stava bene non posso credere che ora non c'è più. Lo avevo portato al pronto soccorso che vomitava e aveva mal di pancia, una semplicissima intossicazione. Me lo hanno ucciso, lo hanno devastato". Quella che fino a qualche ora fa era rabbia, oggi, alla morte del figlio, è dolore senza speranza. Ambra Cucina non ha dubbi: a uccidere Domenico sarebbe stato un errore dei sanitari dell'ospedale San Marco di Catania. "Voglio giustizia per mio figlio, e voglio che emerga la verità", ha ribadito la donna sui social, ma nessuna replica è ancora arrivata da parte della struttura sanitari. Non è inoltre ancora chiaro se si procederà d'ufficio o se ci sia stata una denuncia da parte della famiglia che ha fatto aprire l'inchiesta

Un'nfezione ospetta - "Dal primo momento in cui gli hanno infilato in gola un sondino, non si è capito più nulla e non l'ho più potuto vedere. Mi hanno anche trattato male, come se fossi come una stupida. Non ho potuto neanche stare accanto a Domenico durante i suoi ultimi momenti di vita", continua la giovane mamma, che oltre a Domenico ha altri due figli piccoli. Secondo i genitori del bimbo, l'infezione, che poi ha colpito tutti gli organi del bambino, dai reni al cuore, sarebbe stata successiva all'applicazione di un sondino, mentre Domenico era ricoverato al San Marco.



La ricostruzione della vicenda - Secondo il racconto della donna, che già prima della scomparsa della figlia aveva raccontato all'Ansa il calvario vissuto da suo figlio tra gli ospedali della Regione. Prima il ricovero al San Marco per un disturbo intestinale, poi la scoperta dell'infezione di enterococco, che si è estesa in tutto il corpo del bambino. Quindi il trasferimento al Policlinico di Catania e infine il ricovero in fin di vita all'ospedale di Taormina. "Mio figlio - aveva spiegato la donna all'Ansa - ha avuto tre arresti cardiaci. I medici sono riusciti a far riprendere tutti gli organi compromessi ma una Tac ha evidenziato un edema cerebrale e i sanitari hanno deciso di fare un esame accurato per capire se è ancora presente una attività. Ma io non lo abbandonerò mai, fino a quando quando batterà il suo cuoricino non farò staccare la macchina che lo tiene in vita".