Le condizioni di lavoro in cui operano i lavoratori dei centri di riabilitazione AIAS e CSR sono ormai insostenibili e il personale è pronto per lo stato di agitazione, con i lavoratori pronti allo sciopero e le, dunque, con le possibili conseguenze per i pazienti. Questa la lettera con la quale esprimono il loro rammarico dopo l'accordo tra l'Aias nazionale e i sindacati Cisl e Uil:
"Con la presente il personale alle dipendenze dei centri di riabilitazione AIAS e CSR di Catania, Palermo, Giarre, Belmonte Mezzagno, Caltanissetta, Marsala, Mazara del Vallo, Salemi, Alcamo, Paceco, Randazzo, Acireale, Gela, Castelvetrano regolamentati dal CCNL AIAS vuole esprimere tutto il suo sdegno e la sua delusione per quanto accaduto ieri a Roma.
Infatti, anche stavolta unilateralmente l'AIAS NAZIONALE ha proposto e firmato una preintesa con organizzazioni sindacali non rappresentative ( CISL, UIL) che non conoscono le nostre posizioni e che si permettono inoltre di divulgare notizie assolutamente false non accettando contraddittorio ed in totale contrasto con il realistico articolato che lede la nostra dignità di persone e di professionisti nel settore della riabilitazione. Questo è l'ennesimo, ma anche l'ultimo, smacco che siamo stati costretti a subire e da adesso in poi ci riserviamo di poter agire secondo legge e con gli strumenti adeguati per fare sentire ancora più forte la nostra voce e fare valere i nostri semplici diritti di lavoratori onesti".
Lavoratori Aias