Ha fatto tappa ieri a Marsala il tour per le primarie regionali del centrosinistra della candidata del Partito Democratico Caterina Chinnici, che con Claudio Fava e Barbara Floridia si contenderanno il 23 luglio la candidatura alla presidenza della Regione Siciliana.
Al Mille Caffe, iscritti e simpatizzanti del PD, hanno ascoltato la Chinnici affiancata dal presidente della direzione regionale siciliana del Partito Democratico, Antonio Ferrante, dal segretario provinciale del PD e sindaco di Salemi, Domenico Venuti, e dal neo segretario comunale PD Paolo Pace.
Rifiuti, lavoro, transizione ecologica, cultura, giovani generazioni, trasporti, questi alcuni dei temi toccati durante l’incontro di ieri.
“Occorre un programma di governo che tocchi questi temi, ma che abbia una visione di prospettiva per la risoluzione dei problemi della Sicilia", ha detto la Chinnici. La candidata alle primarie ha toccato anche il problema dei trasporti, con la mancanza in Sicilia delle tratte sociali, tranne che per l’aeroporto di Birgi, anche se con pochissime destinazioni principali.
“Con il dialogo con tutti, si può attivare un percorso di sviluppo. Credo che oggi le condizioni ci siano - continua -. Veniamo da troppo tempo in cui questa terra meravigliosa è stata compressa, in cui tutte quelle che sono le potenzialità, le risorse, le capacità che ci sono in questa Regione non hanno avuto spazio”. “Se lavoriamo insieme – continua la Chinnici - con gli amministratori del territorio che conoscono le realtà locali, cercheremo di capire e di risolvere i problemi”. Altre tematiche toccate dalla candidata alle primarie, come dicevamo, hanno riguardato i giovani che bisogna coinvolgere sempre più.
Sui fondi del PNRR, la Chinnici ha detto che si è battuta perché l'Italia avesse questi fondi: “ora non possiamo rischiare di perdere questi finanziamenti, come accaduto per l’agricoltura, con 31 progetti presentati, tutti bocciati”.
E infine la Chinnici ha ricordato che da assessore Regionale ha fatto dieci anni fa la legge sulla trasparenza della pubblica amministrazione, sulla semplificazione amministrativa, le norme anticorruzione e le norme per l’informatizzazione di tutti gli enti territoriali, per sveltire la pubblica amministrazione regionale. Quella legge mirava a schermare la pubblica amministrazione dalla corruzione e venne approvata all’unanimità, purtroppo è rimasta totalmente dimenticata e mai attuata. La Chinnici ha detto che sarà il punto di partenza del suo programma: rispolverare quella legge.
E da Roma arriva per la Chinnici il sostegno anche del PSI. A margine del congresso nazionale del Psi a Roma, si è tenuto un incontro tra il segretario nazionale del Pd Enrico Letta, il segretario nazionale del Psi, Enzo Maraio e il vice segretario nazionale del Psi, Nino Oddo. Sul tavolo le primarie per individuare il candidato presidente della coalizione per le Regionali siciliane che si terranno in autunno. In vista delle primarie che si terranno il 23 luglio, i socialisti avevano valutato la candidatura del leader regionale Nino Oddo ma, alla luce dell'incontro tenutosi all'Auditorio Antonianum di Roma, il Pd incassa il sostegno dei socialisti alla candidatura di Caterina Chinnici. Pd e Psi concordano sull'esigenza, all'indomani dell'esito delle primarie, di un allargamento della coalizione a forze moderate di centro, e convengono la figura della Chinnici potrebbe essere aggregante in questa direzione.
E sempre ieri il leader di Sicilia Vera e candidato alla presidenza della Regione Siciliana Cateno De Luca è stato a Trapani dove ha tenuto una conferenza stampa e poi ha proseguito gli incontri nel corso della giornata a Paceco, Marsala, Santa Margherita del Belice e infine a Tre Fontane.
Insieme a Cateno De Luca anche l’europarlamentare (ex M5S) Dino Giarrusso, leader del Movimento nazionale "Sud Chiama Nord" fondato con lo stesso De Luca e vicepresidente della Regione designato.
L'appello di De Luca ai Sindaci - “L’appello che lancio anche da Trapani, è rivolto ai colleghi sindaci. A loro chiedo: volete essere tenuti al guinzaglio? Fate pure. Ma spiegate perché la raccolta differenziata è diventata argomento di gioielleria. Spiegate perché le imprese edili stanno fallendo, perché la Regione non ha i bilanci in regola. I sindaci hanno la responsabilità dell’amministrazione e devono sentirsi chiamati in causa in prima persona in questa battaglia di liberazione della Sicilia invece purtroppo ancora oggi assistiamo a scenari di condizionamento. Ho denunciato pubblicamente ieri che, dopo il caso a Ispica di Paolo Monaca epurato dalla giunta dal sindaco Leontini per aver espresso simpatia nei confronti del progetto politico di Sicilia Vera, si sta verificando un caso simile a Naso. Il sindaco espressione di FdI ha chiesto di parlarmi. Non gradisce che una sua assessora abbia manifestato la volontà di candidarsi in una delle nostre liste di testimonianza. L’ha minacciata di farla fuori dalla giunta. È un fatto inaccettabile che fa parte di quel sistema politico mafioso che noi combattiamo. Torno a lanciare il mio appello: diciamo basta a tutto questo. Cambialo insieme una volta per tutte questo sistema.” Qui l'intervento a Marsala:
“La Sicilia oggi, afferma Dino Giarrusso, non è libera. Non lo è perché per prenotare una tac è necessario aspettare mesi, perché l’erogazione dell’acqua non è garantita h 24, perché la spazzatura in alcuni comuni arriva al secondo piano delle case, non è libera se parte delle nostre meravigliose coste sono stuprate, maltrattate, non balneabili, non è libera per altre cento ragioni. Ma per liberarla bisogna liberarsi da chi l’ha ridotta così, senza fingere di non sapere chi sono i responsabili! Noi diciamo che vogliamo liberarla dalla banda bassotti politica, i cosiddetti centrodestra e centrosinistra che oggi sono due facce della stessa medaglia. Si tratta di gruppetti di persone che passano da uno schieramento all’altro per assicurarsi la poltrona, uno schema indegno a cui si è adattato anche il M5S. Per liberare la Sicilia, ha concluso Giarrusso, dobbiamo eleggere un Sindaco di Sicilia come Cateno De Luca, che ha dimostrato di saper fare il sindaco, che sa amministrare ascoltando i cittadini e migliorando le loro condizioni di vita. Insieme ai tanti che stanno aderendo al nostro progetto, la liberazione della Sicilia sarà presto realtà.”perché per prenotare una tac è necessario aspettare mesi, perché l’erogazione dell’acqua non è garantita h 24, perché la spazzatura in alcuni comuni arriva al secondo piano delle case, non è libera se parte delle nostre meravigliose coste sono stuprate, maltrattate, non balneabili, non è libera per altre cento ragioni. Ma per liberarla bisogna liberarsi da chi l’ha ridotta così, senza fingere di non sapere chi sono i responsabili! Noi diciamo che vogliamo liberarla dalla banda bassotti politica, i cosiddetti centrodestra e centrosinistra che oggi sono due facce della stessa medaglia. Si tratta di gruppetti di persone che passano da uno schieramento all’altro per assicurarsi la poltrona, uno schema indegno a cui si è adattato anche il M5S. Per liberare la Sicilia, ha concluso Giarrusso, dobbiamo eleggere un Sindaco di Sicilia come Cateno De Luca, che ha dimostrato di saper fare il sindaco, che sa amministrare ascoltando i cittadini e migliorando le loro condizioni di vita. Insieme ai tanti che stanno aderendo al nostro progetto, la liberazione della Sicilia sarà presto realtà.”