La situazione politica in Italia è grave ma non è seria. L'aforisma, già utilizzato precedentemente, è del poliedrico Ennio Flaiano raffinato autore di elzeviri. La crisi del governo Draghi rientra a pieno titolo nell'apoftegma.
L'ex presidente della Bce si è dimesso perché quel che resta del m5s è uscito dall'aula sul voto di fiducia posto al Dl "aiuti", si riportano stralci del comunicato del Presidente del Consiglio:
Voglio annunciarvi che questa sera rassegnerò le mie dimissioni nelle mani del Presidente della Repubblica. Le votazioni di oggi in Parlamento sono un fatto molto significativo dal punto di vista politico. La maggioranza di unità nazionale che ha sostenuto questo governo dalla sua creazione non c’è più.
È venuto meno il patto di fiducia alla base dell’azione di governo.[...].Dal mio discorso di insediamento in Parlamento ho sempre detto che questo esecutivo sarebbe andato avanti soltanto se ci fosse stata la chiara prospettiva di poter realizzare il programma di governo su cui le forze politiche avevano votato la fiducia.Queste condizioni oggi non ci sono più.
Come promesso è andato al colle e lo ha comunicato a Mattarella che le ha respinte. Le facezie della vicenda: intanto è acclarato che il banchiere non è uomo da penultimatum come Conte. Comico l'annuncio del voto di fiducia del ministro,pentastellato, per i rapporti con il parlamento D'Incà, salvo poi uscire dall'aula, da Super TeleGattone. I ministri grillini non votano la fiducia a loro stessi ma non si dimettono, trattasi di dissociazione della personalità. Renzi è andato a nozze, definendo Conte "un clown che non fa più ridere", lui quando revocò il sostegno al governo giallorosso fece dimettere i suoi "ministri". Mercoledì prossimo alla camera per volontà di Mattarella si verificherà se esistono possibilità per continuare, ma il cammino è impervio. A Marsala il motto non è esente per la maggioranza di M. Grillo che si è ridotta di alcune unità e la richiesta di dimissioni dell'assessore al turismo O. Alagna, il quale ha invitato uno dei consiglieri richiedenti, G. Di Pietra, di essere più umile vista anche la giovane età e che per lui "le sue richieste di dimissioni non valgono nulla ".
Sul fronte dell'opposizione dopo il blitz del circolo online del PD che si è insediato in quello territoriale con l'elezione del segretario e direttivo, ora sta facendo campagna elettorale per le primarie del centrosinistra per la candidatura alla guida della regione Sicilia a C. Chinnici che ha fatto un comizio in un sabato di metà luglio alle 9.30 presso un bar nella tanto decantata quinta città della Trinacria, idea degna del copyright. Caro Ennio la situazione politica in Italia-a tutti i livelli- è grave ma non è seria.
Vittorio Alfieri