Ieri abbiamo iniziato l’analisi delle undici misure correttive adottate dal Comune di Mazara del Vallo a seguito delle criticità riscontrate (deliberazione n.185/2021/PRSP) sul rendiconto degli esercizi 2017, 2018 e 2019 e sui bilanci di previsione 2018/2020 e 2019/2021 (ne avevamo scritto qui)”. Concludiamo oggi – tra luci ed ombre – l’analisi nel dettaglio, su ciò che ha scritto la magistratura contabile. In particolare inizieremo dalla risposta data dalla Corte alla segnalazione fatta da un Consigliere comunale mazarese su alcuni ulteriori rilievi mossi anche dopo l’approvazione in Aula delle misure correttive chieste dalla Corte dei conti (Sezione di controllo per la Regione siciliana).
LA SEGNALAZIONE DEL CONSIGLIERE COMUNALE – Sulle misure correttive adottate per il punto specifico ‘3.a’ l’approvazione del prospetto rettificato del risultato di amministrazione del rendiconto 2019 e l’adozione della delibera consiliare di ripiano del disavanzo di amministrazione per l'importo di euro 33.043.961,23 €, “il magistrato istruttore – si legge nel documento della Corte – ha ricevuto una segnalazione trasmessa da un consigliere comunale il 14.02.2022, con la quale vengono sollevate le seguenti contestazioni: 1) “non risulta documentato che il maggior disavanzo sia da ricollegare al passaggio dal metodo semplificato al metodo ordinario, bensì a errori nella quantificazione del FCDE”; 2) “l’operazione non è stata effettuata nel 2019, bensì a valere sul 2021 con effetti dal 2022”; 3) “non c’è alcuna autorizzazione a modificare il risultato di amministrazione al 31.12.2019”.
COMUNICAZIONE LEGITTIMA – “In ordine all’apporto del consigliere comunale – i magistrati contabili scrivono – come questi “possa inserirsi nel procedimento di controllo attraverso segnalazioni rivolte a questa Sezione, al fine di consentirle di acquisire ogni informazione utile per l’esercizio completo, obiettivo e imparziale delle sue attribuzioni”. E ancora: “Il Collegio ritiene di prendere in esame quanto segnalato dal consigliere comunale, in quanto si riferisce a presunte irregolarità relative all’atto oggetto di controllo di questa sede”. Risparmiamo i lettori, astenendoci dalla disamina completa fatta dalla Corte sui singoli punti, e confermiamo, usando le parole del Collegio, che: “In conclusione sul punto per questo magistrato istruttore la misura in esame appare adeguata”. La segnalazione del Consigliere era, quindi, legittima così come lo sono state le misure adottate dal Comune sul punto in questione.
ALTRE CRITICITA’ PERMANENTI – La misura correttiva adottata in relazione al punto: 4) Calcolo del fondo contenzioso negli esercizi in esame non fondato sulla valutazione del rischio di soccombenza, viene “valutata dal Collegio come insufficiente, in assenza della valutazione del rischio di soccombenza richiesta”.
“MERE DICHIARAZIONI D’INTENTI” – “Si tratta per il Collegio di misure che rappresentano mere dichiarazioni d’intenti, la cui realizzazione dovrà essere verificata nel prossimo ciclo di bilancio” quelle relative alle misure correttive approntate sulla criticità numero ‘5’ per il ‘Mancato accantonamento sul fondo indennità fine mandato del sindaco’, ‘7’ (Incremento dei residui attivi al 31.12, rispettivamente pari a euro 71.951.988,32 nel 2017, euro 80.386.632,76 nel 2018 ed euro 96.021.421,32 nel 2019), ‘8’ (Gestione diseconomica dei servizi pubblici a domanda individuale).
DIFFICOLTÀ A RISCUOTERE – La misura correttiva adottata dal Comune per risolvere la sesta tirata d’orecchie e, cioè, la ‘Grave difficoltà della riscossione delle entrate, relative in particolare al recupero dell'evasione IMU/TASI e l'assenza di entrate Tarsu/Tia/Tares/Tari, Cosap/Tosap e di altri tributi nel 2019’ è stata valutata dalla sezione di controllo della Corte dei conti siciliana’, “per il Collegio vanno verso la giusta direzione, anche se sarebbe stato opportuno indicare dei termini di attuazione delle misure stesse – discrezionalmente indicate e parzialmente adottate dall’ente –.
LA TEMPESTIVITÀ DEI PAGAMENTI 2019 DI 111,60 GIORNI (IN PEGGIORAMENTO) – La ‘Mancata adozione delle misure organizzative per garantire il tempestivo pagamento delle somme dovute per somministrazioni, forniture ed appalti’ (punto 9). “Per il Collegio” la misura correttiva adottata rispetto alla nona criticità esaminata “potrà essere verificata nel prossimo ciclo di controllo”.
PUNTO 10: INVENTARI ‘AMMUFFITI’ – Il mancato aggiornamento degli inventari dei beni immobili (rimasto aggiornato al 31.12.2018 per i beni mobili e al 31.12.2017 per i beni immobili) e l'assenza di idonee procedure contabili per la compilazione e la tenuta dell'inventario erano anch’esse finite sotto la lente d’ingrandimento dei magistrati contabili siciliani. Anche per queste le misure correttive adottate dal Comune di Mazara “potranno essere verificate nel prossimo ciclo di controllo”.
E PER FINIRE: PARAMETRI DI DEFICITARIETÀ (PUNTO 11) – La misura correttiva adottata per ‘Il superamento dei valori limite da parte dell'ente di alcuni parametri di deficitarietà in tutti gli esercizi presi in esame (punto 11)’ anch’essa è stata rinviata ad “essere verificata nel prossimo ciclo di controllo”.
CONCLUSIONI E RACCOMANDAZIONI – Ribadiamo, come già scritto ieri, mutuando le parole dei magistrati contabili che: “In conclusione, il Collegio accerta – con le riserve della parte motiva – l’idoneità delle misure correttive adottate dal Comune di Mazara del Vallo, dando atto all’ente di avere affrontato con tempestività e concretezza la principale criticità legata alla sottostima del FCDE. Raccomanda all’ente di attuare le misure previste, che verranno controllate nel prossimo ciclo di controllo”.
Alessandro Accardo Palumbo
Twitter: @AleAccardoP