La provincia di Trapani eleggerà un solo deputato. E' una delle cose che bisogna sapere sulle prossime elezioni politiche del 25 Settembre. Saranno infatti le prime che si svolgeranno con il nuovo Parlamento ridotto, per effetto della riforma costituzionale, ma sempre con la terribile legge elettorale, il Rosatellum, che non piace a nessuno. Ecco cosa accade, secondo il documento pubblicato dalla Camera dei Deputati, che ha ridisegnato i collegi in base ai tagli. Si tratta di uno studio, bisogna dirlo, e al Parlamento sarebbe toccato il compito di adattarlo o modificarlo, ma l'interruzione della legislatura, improvvisa, rende quasi automatico questo provvedimento.
Per la prima volta nella storia repubblicana infatti, i seggi per cui competeranno i partiti saranno 600 e non più 945. A seguito dell’esito positivo del referendario del settembre 2020 è stata promulgata ed è entrata in vigore la nota legge costituzionale 1 del 2020 relativa al taglio dei parlamentari. Il testo di legge ha previsto una riduzione del 36,5% dei componenti di entrambi i rami del Parlamento: da 630 a 400 seggi alla Camera e da 315 a 200 al Senato. Il problema è che c'erano un sacco di correttivi sui quali il Parlamento doveva mettere mano, ma che non sono stati approvati. E' un bel casino. L’unico correttivo entrato in vigore è quello che ha ridotto l'età per il voto al Senato da 25 anni a 18 anni.
La Sicilia perde molto. Una perdita di 29 parlamentari su 77. Il taglio di deputati e senatori ha portato a quota 48 i parlamentari eletti nell’Isola: la legge fissa a quota 15 (erano 25) i deputati eletti nella Sicilia occidentale, a 17 (anziché 27) quelli della parte orientale dell’Isola e a 16 (al posto di 25) i seggi che spettano ai siciliani al Senato.
La legge Rosato o Rosatellum, dal nome del suo relatore Ettore Rosato (Italia Viva), prevede un sistema elettorale misto, con un terzo dei seggi tra Camera e Senato che verrà eletto in collegi uninominali, quindi tramite un sistema maggioritario, e i restanti due terzi divisi tra i partiti rispettando fedelmente i risultati percentuali che hanno ottenuto alle elezioni, quindi tramite un sistema definito proporzionale.
Alla Camera saranno assegnati 148 collegi uninominali, quindi tramite il sistema maggioritario, in cui ogni partito o coalizione presenterà un solo candidato o candidata. La persona eletta sarà quella che prenderà almeno un voto in più degli altri nel collegio. Per l’assegnazione degli altri 244 seggi si userà un metodo proporzionale. Quindi ogni partito o coalizione presenterà una lista di candidati e si conteranno i voti ricevuti da ogni lista. Il numero di parlamentari eletto dipenderà in maniera proporzionale dal numero dei voti ottenuti. Infine, nelle circoscrizioni estere saranno assegnati altri 8 seggi.
Anche al Senato, i seggi verranno distribuiti più o meno allo stesso modo. I collegi uninominali saranno 74, i collegi del proporzionale 122, e i seggi degli eletti all’estero 4. In questo caso non si potrà scegliere per il voto disgiunto, cioè esprimere la propria preferenza sia per il partito che per la persona candidata ma si dovrà esprimere una sola preferenza. Ogni persona dovrà quindi esprimere un solo voto che andrà al candidato del suo collegio (per la quota maggioritaria) e alle lista che lo appoggia (per la quota proporzionale). Sarà invece annullato se dovesse essere barrata la casella di un candidato al collegio uninominale e la casella di una lista diversa da quelle che lo appoggiano.
Per poter ottenere i seggi, i partiti in competizione dovranno ottenere almeno il 3% dei voti su basi nazionale. Mentre per le coalizioni di diversi partiti la soglia è del 10%. Chi non raggiunge questa soglia non potrà eleggere alcun rappresentante. Sono consentite le pluricandidature, cioè sarà possibile presentarsi in diversi collegi, ma solo nella quota proporzionale. Quindi ogni candidato o candidata potrà presentarsi in cinque collegi proporzionali differenti. Ci si può candidare in un unico collegio uninominale, ma si può essere contemporaneamente candidati in cinque collegi proporzionali.
I tecnici della Camera, dicevamo, hanno rimodulato i collegi e le circoscrizioni in base ai tagli.
Per l’elezione della Camera dei deputati la regione Sicilia è suddivisa in due circoscrizioni: la circoscrizione Sicilia 1, che comprende il territorio delle provincie di Palermo, Trapani, Agrigento e Caltanissetta (ad eccezione di un comune); la circoscrizione Sicilia 2, che comprende il territorio delle province diMessina, Catania, Enna, Siracusa e Ragusa, nonché un comune della provincia di Caltanissetta.
In base alla popolazione risultante dal censimento 2011 alla circoscrizione Sicilia 1sono assegnati 15 seggi, 6 dei quali attribuiti in collegi uninominali, mentre alla circoscrizione Sicilia 2 sono assegnati 17 seggi, 6 dei quali attribuiti in collegiuninominali.
Nella circoscrizione Sicilia 1 sono assegnati 15 seggi, di cui 6 uninominali. La circoscrizione è costituita dai territori della città metropolitana di Palermo e delleprovincie di Trapani, Agrigento e Caltanissetta, escluso il comune di Niscemi che fa parte della circoscrizione Sicilia 2.
La provincia di Trapani fa parte della circoscrizione Sicilia 1 (collegio 066) ed eleggerà, con il maggioritario un solo deputato (prima, nel 2018, erano invece due collegi, uno da Marsala a Partinico, e uno da Mazara fino alle provincia di Agrigento). Il collegio si chiama Marsala, dal nome della città più popolosa. E comprende tutti i 24 Comuni della provincia (alla Camera non sanno ancora dell'esistenza di un venticinquesimo Comune, Misiliscemi).
E per il Senato? Ancora peggio. Perchè la provincia di Trapani è accorpata a tre quarti della provincia di Palermo, Termini Imerese e Bagheria compresi. Palermo città e altri comuni limitrofi, tra cui Cinisi, Capaci, fanno parte del collegio del Senato per l'uninominale Sicilia U01 (Altofonte, Belmonte Mezzagno, Capaci, Carini, Cinisi, Ficarazzi, Isola delle Femmine, Misilmeri, Palermo, Terrasini, Torretta, Ustica, Villabate). La provincia di Trapani e il resto della provincia di Palermo è tutta insieme nel collegio Sicilia U02:
Provincia di Trapani: Alcamo, Buseto Palizzolo, Calatafimi-Segesta, Campobello di Mazara, Castellammare del Golfo, Castelvetrano, Custonaci, Erice, Favignana, Gibellina, Marsala, Mazara del Vallo, Paceco, Pantelleria, Partanna, Petrosino, Poggioreale, Salaparuta, Salemi, San Vito Lo Capo, Santa Ninfa, Trapani, Valderice, Vita.
Città metropolitana di Palermo, Alia, Alimena, Aliminusa, Altavilla Milicia, Bagheria, Balestrate, Baucina, Bisacquino, Blufi, Bolognetta, Bompietro, Borgetto, Caccamo, Caltavuturo, Campofelice di Fitalia, Campofelice di Roccella, Campofiorito, Camporeale, Castelbuono, Casteldaccia, Castellana Sicula, Castronovo di Sicilia, Cefalà Diana, Cefalù, Cerda, Chiusa Sclafani, Ciminna, Collesano, Contessa Entellina, Corleone, Gangi, Geraci Siculo, Giardinello, Giuliana, Godrano, Gratteri, Isnello, Lascari, Lercara Friddi, Marineo, Mezzojuso, Monreale, Montelepre, Montemaggiore Belsito, Palazzo Adriano, Partinico, Petralia Soprana, Petralia Sottana, Piana degli Albanesi, Polizzi Generosa, Pollina, Prizzi, Roccamena, Roccapalumba, San Cipirello, San Giuseppe Jato, San Mauro Castelverde, Santa Cristina Gela, Santa Flavia, Sciara, Scillato, Sclafani Bagni, Termini Imerese, Trabia, Trappeto, Valledolmo, Ventimiglia di Sicilia, Vicari, Villafrati.
La Sicilia poi eleggerà con il proporzionale 16 senatori (prima erano 25).