A C’è un muro nei confronti del presidente Nello Musumeci, i suoi alleati da Forza Italia, Lega, Udc, Mpa e Noi con l’Italia di Saverio Romano non sposano il progetto delle dimissioni e, quindi, dell’election day, e vanno oltre al bis di Musumeci. L’alternativa è difficile identificarla subito, sono tanti i nomi che si fanno da Raffaele Stancanelli a Nino Minardo ma ad essere rilanciato è anche il nome di Stefania Prestigiacomo, siracusana e forzista.
La figura della Prestigiacomo sarebbe anche voluta dal presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi, già ministra del suo governo. Il suo nome è ben voluto dall’intera area azzurra e nessuno della coalizione avrebbe nulla in contrario, si allontana sempre più l’ipotesi di un bis al governo di Musumeci, per volontà degli stessi alleati che cinque anni fa gli diedero fiducia.
Musumeci semplicemente non ha più la copertura sulla Sicilia da parte della sua leader Giorgia Meloni, che ha già strappato agli alleati molti accordi su chi farà il premier ad elezioni nazionali concluse.
Maggiore chiarezza anche nell’area di centrosinistra, il M5S è in riavvicinamento al Pd, il segretario regionale dem Anthony Barbagallo aveva già lanciato un avvertimento: “Abbiamo fatto un percorso alla luce del sole, che ha coinvolto 43 mila siciliani. Alla base dell'alleanza c'è una “obbligazione politica”, che prevede l'appoggio del vincitore. Non stiamo mica giocando. I siciliani hanno scelto, e noi pretendiamo che Caterina Chinnici venga sostenuta anche dal M5S”.
A sfidare Caterina Chinnici, dunque, potrebbe essere un’altra donna, e alcune associazioni di categoria hanno già manifestato la volontà di appoggiare la Prestigiacomo.
Nella giornata di ieri Cateno De Luca è arrivato a Brancaccio, quartiere di Palermo: “Un luogo che non abbiamo scelto a caso.Proprio qui abbiamo scelto di presentare il 10^comandamento programmatico: “Sicilia, Isola della qualità e dell’identità“. Riteniamo sia necessario investire sull’innalzamento della qualità dei servizi erogati dalla pubblica amministrazione regionale e municipale per l’ottenimento delle certificazioni di qualità ambientale con particolare riguardo l’agroalimentare ed i servizi balneari promuovendo l’istituzione di scuole degli antichi mestieri e delle tradizioni popolari soprattutto nei borghi rurali e marinari per frenare il fenomeno di spopolamento che caratterizza gran parte delle aree interne siciliane ove è necessario riconoscere dei vantaggi fiscali per i residenti e per coloro che creeranno nuove attività produttive”.