Nella “nuova” piazza lignea ci sono i tavolini di un solo esercente. E’ un locale nuovo che, essendo nato quest’anno, non ha debiti tributari. Sì, perché per usufruire dello spazio, occorre per legge essere in regola con il pagamento dei tributi al comune. Gli altri non lo sono: complessivamente, i locali di fronte alla piazza devono più di 100 mila euro.
E non si tratterebbe soltanto della Tosap, cioè la tassa per l’occupazione dello spazio pubblico. Pare infatti che i commercianti interessati all’uso di quell’area non abbiano mai pagato nemmeno la spazzatura, l’imposta comunale sulla pubblicità, l’Imu (per coloro che sono anche proprietari dell’immobile) e in alcuni casi perfino l’acqua.
Da quando? Forse sin dalla realizzazione della piazza stessa, nel 2010.
In tanti quest’anno si sono lamentati dei lavori troppo lunghi e del ritardo nel collaudo, a stagione estiva iniziata, ma pagare migliaia di euro, dopo le difficoltà della pandemia, non deve essere semplice. Certo, il debito si può rateizzare. Anche se, in alcuni casi (tutti?) non è semplice nemmeno quello. Per debiti superiori ai 10 mila euro occorre infatti una polizza fideiussoria. Non si tratta di una scelta politica ma, anche qui, di un obbligo di legge che ha lo scopo di garantire le entrate al comune ed evitare che dopo la prima rata tutto finisca in una bolla di sapone.
Girano però delle voci su una convenzione che in passato, ai tempi della sindacatura Errante, sarebbe stata stipulata tra i commercianti e il comune: tu ti occupi della manutenzione della piazza e l’amministrazione ti abbuona la Tosap.
Accordo che probabilmente non sarebbe mai stato formalizzato: gli uffici comunali non ce l’hanno in archivio e nessun esercente lo ha allegato in un possibile ricorso. Inoltre non risulterebbe traccia di alcun intervento effettuato a cura dei commercianti, nessuna ditta incaricata, nessuna fattura.
Ma se anche fossero stati eseguiti, magari col fai da te (in grande economia), i risultati purtroppo non sono stati il massimo, visto che ci sono voluti più di 50 mila euro per ripristinarla. Ed è difficile dire quanto durerà, dal momento che la struttura portante è rimasta quella malmessa di prima. In ogni caso, al massimo, il debito sarebbe stato “scontato” della Tosap, ma rimarrebbero tutti gli altri tributi non pagati.
Nell’attesa, quasi tutti gli esercenti, per evitare l’occupazione abusiva della piazza in legno, si sono organizzati con i propri tavolini lungo la linea della strada che la delimita, poggiandoli sull’asfalto.
Certo, abusivi anche lì, ma giusto il tempo di trovare un accordo per la rateizzazione dei debiti tributari.
Egidio Morici