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04/08/2022 10:11:00

Tornavano in Sicilia per le ferie. In un incidente muoiono padre, madre e figlio di Calamonaci

Un'intera famiglia siciliana sterminata in un incidente stradale in Piemonte mentre rientrava per le ferie estive.

Antonino Marsala, 40 anni, la moglie Raffaella Magliaro di 32 anni e il figlio Lorenzo di 15 anni, originari di Calamonaci in provincia di Agrigento ma residenti a Bedford in Gran Bretagna,  sono le vittime del tremendo incidente avvenuto ieri sera sulla bretella Ivrea-Santhià che collega l’autostrada A4 Torino-Milano con la A5 Torino-Aosta, al confine tra le province di Biella e di Torino.

A scontrarsi una Toyota Yaris e una Fiat Panda a bordo della quale viaggiava la famiglia siciliana. Quattro le persone che si trovavano a bordo, invece, della Yaris, tutte rimaste gravemente ferite e trasportate in elicottero all'ospedale di Novara. 

La dinamica - Secondo una prima ricostruzione, la Panda della famiglia Marsala, procedeva in direzione Santhià, ha compiuto un improvviso salto di corsia in un tratto di bretella dove non ci sono guard-rail a fare da divisori tra i due sensi di marcia. Sono comunque in corso le indagini per capire cosa ha portato a quel cambio di corsia e fare maggiore luce su questa tragedia della strada. 

Il cordoglio del sindaco di Calamonaci -  Spinelli si è stretto subito attorno ai familiari e parenti: «Sono molto addolorato e colpito da quanto è successo. La famiglia Marsala viveva da tempo in Inghilterra, ma a Calamonaci aveva ancora molti parenti, familiari e amici. Da quanto ho appreso, avevano deciso di rientrare a Calamonaci, in questi giorni, proprio per assistere alla tradizionale festa dedicata al nostro patrono, San Vincenzo Ferreri, che ci apprestiamo a vivere dopo tre anni di pandemia e restrizioni che non ce lo hanno permesso. Rivolgo le mie più sentite condoglianze - conclude il sindaco Spinelli - a questa famiglia distrutta dal dolore in questo momento di terribile angoscia. A nome mio e dell'amministrazione comunale di Calamonaci che presiedo, siamo uniti a loro con la preghiera e con la solidale vicinanza umana e fraterna.