Continua la seconda parte del nostro speciale dedicato al Turismo e ai Trasporti in Sicilia e in provincia di Trapani. Ieri ci siamo occupati delle presenze turistiche (potete leggere qui). Oggi, invece, ci occupiamo dei trasporti e in particolare dei passeggeri negli aeroporti Siciliani, in particolare dei record di Palermo e Trapani, ma paradossalmente proprio questa estate si registra l’aumento vertiginoso dei costi dei biglietti aerei, fatto che sta facendo crescere il trasporto su autobus a lunga percorrenza e non solo.
E’ record di passeggeri a Birgi - Superati gli anni bui e di grande difficoltà, ora l’aeroporto trapanese inizia a macinare nuovi record. Nei giorni scorsi ha toccato quota 1.042 movimenti e 113.362 passeggeri. L'ultima volta era accaduto nel 2017. A luglio il numero delle rotte è salito fino a 15 nazionali e 15 internazionali e 218 movimenti settimanali.
Birgi, primo aeroporto d’Europa per crescita percentuale - Rispettivamente gli aumenti percentuali per passeggeri e movimenti in transito dall’aeroporto di Trapani Birgi sono +73% e +40% rispetto a luglio 2021. Una percentuale di crescita che aumenta se si considera l'analisi del periodo gennaio luglio 2022. Si registrano, infatti, un totale dall'inizio dell'anno di 475.559 passeggeri e 4.893 movimenti, e cioè +216% in termini di passeggeri e +79% di movimenti, rispetto al periodo gennaio luglio 2021. Il confronto dei dati rispetto al 2019 (luglio 22 vs luglio 2019) è del +177% di passeggeri e del +72% di movimenti; mentre osservando il periodo gen-lug 2022 vs 2019 sono +94% passeggeri e + 55% movimenti. Il +177% è la variazione di crescita dell’aeroporto che corrisponde alla più alta tra tutti gli aeroporti d’Europa. E sempre nell’ottica di un ulteriore sviluppo dell’aeroporto trapanese, il presidente di Airgest, Salvatore Ombra, e il presidente della Regione, Nello Musumeci nei giorni scorsi hanno incontrato a Dublino l'amministratore delegato di Ryanair Eddie Wilson. Al centro del colloquio il potenziamento dei collegamenti da e per Trapani.
Ed è record anche per l'aeroporto internazionale di Palermo "Falcone Borsellino" - Colleziona un altro record storico, superando il tetto di 800 mila passeggeri in transito in un solo mese.Un risultato importante per lo scalo aereo palermitano che a luglio si porta a 802.656 viaggiatori, ovvero a +3,53% rispetto a luglio 2019 (755.265) Nel mese appena trascorso ci sono stati 5.618 voli contro 5.506 di luglio 2019, cioé un incremento del 2,03%. Aumenta anche la media dei passeggeri per volo, che passa da 141 a 143. Il dato record di luglio fa balzare sulla soglia dei 4 milioni il totale dei passeggeri in arrivo e in partenza, tra gennaio e luglio, dal Falcone Borsellino: 3.988.377 contro 3.958.459 del 2019, con una crescita dello 0,76%. Inoltre, cresce del 3,71% il numero dei voli nei primi sette mesi dell'anno: 30.356 contro 29.270 del 2019.
Estate di scioperi - I successi degli aeroporti di Trapani e Palermo non nascondono il problema del caro biglietti ma anche delle compagnie aeree che per tutta l’estate hanno lasciato parecchie volte i propri aerei a terra un po’ in tutta Europa con i numerosi problemi di programmazione e di organico e i turni di lavoro troppo pesanti che sono sfociati in diversi scioperi delle compagnie low cost.
Il caro biglietti e la fine dell’era low cost - Due anni dopo la pandemìa e dopo lo scoppio della guerra in Ucraina. Michael O'Leary Ceo di Ryanair annuncia che le tariffe aumenteranno nei prossimi cinque anni perché - lui - «si è stancato di spendere di più per il treno fino a Stansted (il molto periferico aeroporto hub di Ryanair a nord di Londra, ndr) che per il volo fino a Roma. Un'assurdità». In realtà i biglietti sono aumentati da tempo e i costi per chi deve tornare, ad esempio, in Sicilia per le vacanze estive o per quelle di Natale per poi far rientro, sono abbastanza proibitivi, ma anche in questi giorni le prenotazioni per fine agosto, ma anche per il mese di settembre, sono molto care e questo fa optare molti siciliani, ma in generale gli italiani, per il trasporto su autobus.
Insularità della Sicilia in Costituzione – Finalmente è stata riconosciuta in Costituzione l’insularità della Sicilia. Con 412 sì, un astenuto e nessun contrario l’aula della Camera, nei giorni scorsi, ha dato il via libera alla proposta di legge costituzionale d’iniziativa popolare per il riconoscimento della peculiarità delle Isole e il superamento degli svantaggi derivanti dall’insularità. Lo ha fatto aggiungendo un comma in più dopo il quinto dell’articolo 119 del testo Costituzionale, che disciplina l’autonomia di entrate e spese degli enti territoriali. Una “piccola modifica” che ha però richiesto un lungo iter parlamentare e la maggioranza assoluta, in base a quanto previsto dal meccanismo di revisione costituzionale. All’articolo 119, adesso, comparirà il seguente comma: “la Repubblica riconosce le peculiarità delle Isole e promuove le misure necessarie a rimuovere gli svantaggi derivanti dall’insularità”.
Tornano i viaggi in autobus – A causa del caro voli, i siciliani tornano a viaggiare con gli autobus verso le principali città d’Italia. Fanno anche 12 o 20 ore in pullman per arrivare da Palermo e Catania a Roma e Milano. Ore su strada pur di risparmiare rispetto al prezzo più che raddoppiato costo dei voli che può arrivare fino a 500 o 600 euro nei periodi clou delle vacanze estive come Ferragosto. Dietro il caro aerei c’è l’aumento del carburante e di molti altri costi legati al trasporto aereo. C’è poi il caos negli aeroporti europei che dopo avere licenziato personale durante la pandemia adesso non riescono a gestire il boom dei viaggi. Così le compagnie stanno cancellando centinaia di voli estivi programmati ad inizio stagione. Aumentano sulle strade siciliane i viaggi in pullman diretti nelle principali città italiane. Studenti e lavoratori fuori sede, ma anche turisti italiani e stranieri che non possono sborsare cifre esorbitanti per un volo low cost o per un treno ad alta velocità.