In provincia di Trapani il 97,5% degli autobus è ancora a gasolio e più di un mezzo su 5 appartiene alla sola categoria degli Euro 0, mentre il 2,1% è elettrico. Nel Trapanese si registra, invece, un incremento delle nuove immatricolazioni, pari a +37,5% in controtendenza rispetto al dato in calo della Regione, e il 41,6% degli autobus supera i venti anni d'età. Globalmente sono dati sconfortanti nel Trapanese, quelli sull'efficienza e il rispetto dell'ambiente dei mezzi di trasporto pubblico.
Qual è lo stato di salute degli autobus in Sicilia e in provincia di Trapani, quante sono le immatricolazioni e che tipo di alimentazione utilizzano, ma anche che anzianità e a che categoria ambientale euro appartengono? A queste domande ha risposto la seconda edizione dell’Osservatorio sui macro-trend del trasporto pesante, curato da Continental.
Immatricolazioni, Trapani in controtendenza con un aumento del 37,5%
Il comparto dei mezzi pesanti per il trasporto merci in Italia ha chiuso il 2021 con 24.168 immatricolazioni, in crescita rispetto al 2020 del 23,2%. La Sicilia segue la scia positiva e segna un aumento del 41,4%, immatricolando 1.513 nuovi mezzi.
Anche Trapani registra un progresso, sebbene meno elevato rispetto all’andamento regionale, segnando il 21,3% e 74 nuove targhe. Il settore nazionale del trasporto persone mostra un importante segnale di crescita, con 4.091 mezzi immatricolati nel 2021 a fronte dei 3.404 del 2020 (+20,2%) Tra le regioni in negativo la Sicilia registra un calo pari al -42,3% e 112 targhe.
Trapani va in controtendenza segnando una crescita del 37,5% e 22 nuovi mezzi.
Alimentazione: a Trapani il 2,1% di autobus elettrici
Nel 2021 in Italia il parco circolante di autocarri merci ha raggiunto le 4.290.042 unità. A livello di alimentazione, la situazione nazionale rimane pressoché invariata rispetto al 2020 con una netta predominanza del gasolio. Si nota una crescita, seppur timida, delle alimentazioni alternative. La Sicilia vede l’elettrico a quota 0,1% e l’ibrido allo 0,2%. La percentuale di autocarri alimentati a gasolio rimane preponderante (93,2% del parco). Trapani si mostra in linea con l’andamento regionale per le fonti rinnovabili mentre i mezzi a gasolio toccano il 95%. Il parco autobus nel nostro Paese registra invece, nel 2021, 100.199 unità. Anche in questo contesto, dal punto di vista dell’alimentazione, il panorama è stabile rispetto al 2020, sebbene con qualche piccolo segnale di miglioramento: la maggioranza dei mezzi in circolazione rimangono a gasolio, mentre le quote di elettrico e ibrido crescono ma non superano l’1%. Per le fonti alternative, in Sicilia l’ibrido si annulla mentre l’elettrico arriva allo 0,8%. Il gasolio supera di poco il 95% e il metano tocca il 3,4%. Trapani segna un buon 2,1% di autobus elettrici anche se il parco circolante resta composto quasi esclusivamente da mezzi a gasolio (97,5%). Il metano e gli ibridi si annullano.
Categoria Euro: a Trapani più di un autobus su 5 appartiene alla classe Euro 0
Le categorie euro più presenti a livello nazionale nel comparto del trasporto merci sono Euro 5 ed Euro 6 che, insieme, crescono e nel 2021 raggiungono il 35% del totale. Una percentuale elevata che supera la quota delle categorie più vecchie, dalla 0 alla 2. Ciò nonostante, è da notare quanto sia ancora diffusa la classe Euro 0 che, da sola, arriva al 15%.
La situazione in Sicilia è più delicata in quanto il parco è composto per la maggior parte da Euro 0 che, da soli, toccano il 27,8%. In generale, le classi più vecchie fino all’Euro 2 superano il 49%. La percentuale crolla considerando le classi meno inquinanti che registrano solo il 16,1%. Trapani registra la stessa percentuale regionale per la presenza di Euro 0 e per la fascia Euro 0 – 2 scende al 48,3%. Le categorie Euro 5 ed Euro 6 calano al 15,4%. In aumento rispetto al 2020, in Italia, la percentuale di autobus appartenenti alle categorie Euro 5 ed Euro 6 si attesta al 42,3%. Stupisce negativamente la quota degli autobus di categoria Euro 0 ancora in circolazione, che rappresentano l’11,8% del parco. Ben sopra la media nazionale, in Sicilia gli Euro 0 arrivano al 20,1% mentre gli Euro 5 ed Euro 6 al 28,1%. Nella provincia di Trapani il tasso di Euro 0, 1 e 2 sfiora il 44% e, al di sopra della media regionale, i soli Euro 0 toccano il 21,8%. La provincia sfiora il 30% per le classi più giovani.
Anzianità: a Trapani il 41,6% degli autobus supera i 20 anni di età
Il trasporto merci italiano è caratterizzato da una preponderanza di mezzi tra i 15 e i 20 anni e le categorie “da 30 anni in poi” rappresentano il 15% del parco circolante. I veicoli recenti “da 0 a 10 anni” arrivano al 33,3%, anche se risulta ancora basso il dato relativo agli autocarri di massimo un anno (4%). In Sicilia, invece, la fascia d’età più diffusa si alza a 20-30 anni (21,1%). Coerentemente, le percentuali per le categorie più giovani si abbassano: il 15,8% dei mezzi ha massimo 10 anni e solo l’1,6% massimo un anno. Trapani resta in linea con la media regionale per la quota di autocarri con massimo 10 anni che sfiora il 15%. Qui la percentuale del parco che ha più di 20 anni è elevata e raggiunge il 47,3%. Per il trasporto persone nazionale la fascia di anzianità tra 0 e 5 anni rappresenta il 20,5% del totale. Una quota in crescita di un punto percentuale rispetto allo scorso anno, ma ancora altamente superata dai mezzi vecchi di oltre 20 anni. In Sicilia la fascia di oltre 20 anni cresce notevolmente rispetto a quella nazionale (38,2% rispetto a 26,9%). In regione i mezzi con un’età massima di 5 anni superano di poco il 13%.
Trapani ha una percentuale di autobus oltre i 20 anni che raggiunge il 41,6%. Qui più di un mezzo su cinque ha tra i 15 e i 20 anni e il tasso di mezzi giovani, da 0 a 5 anni, è solo del 13,6%.