Colapesce dedicato a Buttitta, firmato da Filippo Luna nel libero adattamento e alla regia, debutterà all’alba del 19 agosto
al Teatro Greco di Segesta. L’ultima tra le nuove produzioni Nutrimenti Terrestri di Maurizio Puglisi racconta con delicatezza la leggenda di Cola, giovane messinese dalle grandi abilità acquatiche, che sceglie coraggiosamente di sacrificare la sua vita, l’amore e la gioia della paternità per sorreggere e proteggere la Sicilia. Un esempio straordinario di responsabilità civica e di amore incondizionato per un luogo e le sue genti.
In scena, un cast d’eccezione costituito da Manuela Ventura, Alessandra Fazzino, Rita Abela, Virginia Maiorana e lo stesso Filippo Luna che vestirà anche i panni del poeta. “Il mio incontro con la parola, il verso di Ignazio Buttitta – afferma Luna - è avvenuto qualche anno fa e ne sono rimasto folgorato. Dopo aver esplorato il suo mondo poetico con “Pomice di fuoco” diretto da Vincenzo Pirrotta, ho voluto riprendere il mio filo amoroso con le parole del poeta attraverso la messa in scena di uno dei suoi lavori teatrali scritti in età più matura”. In questo libero adattamento, Filippo Luna rinuncia alle parti corali affidate alla moltitudine di personaggi presenti nel testo originale, mantiene le scene e avanza per quadri. “Resta intatta la parola del poeta – spiega l’attore e regista nelle sue note allo spettacolo - e i canti affidati al gruppo folkloristico si tramutano in stasimi di un coro, per sottolineare momenti drammaturgici e di senso nella poetica di Buttitta. Ho voluto rendere più presenti le relazioni tra i personaggi, il rapporto tra Cola e la madre, l’esercizio del potere da parte del Re, lo straziante addio tra Cola e la sua Ninfa”.
Protagonista dello spettacolo è Manuela Ventura nel ruolo di Colapesce: “Abbiamo lavorato non su un personaggio ma su mondi che si incontrano – afferma – ho provato a ricercare questo senso di libertà e di grande umanità che sento risuonare dentro Cola e questo mondo d'infinito che è per lui il mare, " 'a terra po' finiri, 'u mari mai", e lo scontro con i mondi rigidi del potere e della violenza, mondi chiusi, di possesso e di abuso. Da un lato, dunque, il senso dell'identità, dall’altro quello di collettività. Cola adempie al suo destino a favore della comunità. Un richiamo forte a tutti i Colapesce che col proprio sacrificio sono sempre vivi per la loro esemplarità".
La messa in scena di COLAPESCE dedicato a Buttitta ha trovato ispirazione nella danza e nella musica. Alessandra Fazzino - che interpreta la madre del giovane - si è occupata anche della scrittura “fisica” dello spettacolo, attraverso un intenso lavoro corporeo insieme a tutto il cast. Le musiche sono composte ed eseguite dal vivo alla firsarmonica e alle percussioni da Virginia Maiorana. Lo spettacolo è, dunque, accompagnato da una partitura non soltanto strumentale ma anche vocale che impegna tutti gli interpreti. Tra questi Rita Abela che, nei panni di Ninfa, fidanzata di Cola, canta il dolore della distanza e della perdita.
I costumi sono di Dora Argento, suono e luci sono a cura di Vittorio Di Matteo.
“Colapesce - dedicato a Buttitta è una favola dai profondi contenuti, immensamente eterna e senza connotazione temporale” - aggiunge Filippo Luna e conclude “Ma sopra tutto rimane la lingua. E le parole di Ignazio Buttitta, nel loro incedere epico e drammatico, con la loro capacità di entrare nelle nostre viscere e riportare fuori quel senso di appartenenza che spesso dimentichiamo”.
Lo spettacolo andrà in scena in prima assoluta nazionale al Teatro Greco di Segesta all’alba del 19 agosto, alle cinque del mattino, per il Segesta Teatro Festival con la direzione artistica di Claudio Collovà. Il 21 agosto in Piazza Sant’Anna a Villafrati (Pa), il 28 agosto al Teatro Greco di Tindari per il Tindar Festival con la direzione di Tindaro Granata e il 30 agosto a Messina, alla Tenuta Rasocolmo per il Cortile Teatro Festival diretto da Roberto Zorn Bonaventura.