Marco Gambuzza, candidato presidente della regione per conto del P.C.I. - Partito Comunista Italiano ha presentato il listino regionale presso la Corte d’Appello di Palermo. Liste provinciali sono invece state presentate anche a Trapani, Messina, Catania, e Siracusa.
«La lista sarà ricusata», ammette Natale Salvo di “Sinistra Libertaria” movimento politico che ha sottoscritto un accordo politico col PCI in Sicilia.
«Perché – spiega Salvo - presenta sottoscrizioni in numero inferiori alle minime richieste. Benché in Sicilia si vada ad elezioni anticipate e quindi si sarebbe dovuto prevedere il dimezzamento delle firme richieste come per legge, il presidente della regione Musumeci si è dimesso con 17 giorni di ritardo rispetto al termine per il dimezzamento. Il risultato è stato che l’unica lista di opposizione di sinistra è stata tagliata fuori dalla partecipazione democratica».
«La partecipazione alle elezioni è divenuta così una corsa ad ostacoli crescenti – commenta Marco Gammuzza, segretario regionale del PCI -, un gioco perverso azzoppato da lacci, lacciuoli e impedimenti diversi tesi oggettivamente a colpire al cuore la partecipazione».
«Si tratta - conclude Gambuzza - di un aspetto serio e grave, che reclama un pronunciamento dei diversi livelli dello Stato e un sussulto dell’intero tessuto democratico presente nel Paese, al fine di rimediare in merito a condizioni fortemente diseguali oggi imposte alle forze che non sono presenti nel Parlamento della Repubblica e in quello siciliano».