Un pasticciaccio brutto quello che si continua a registrare per la mancata apertura del ponte di Bocca Arena. Molte chiacchiere, date posticipate ed alcune incongrueneze – raccontate dal Libero Consorzio Comunale trapanese, Ente proprietario del manufatto nonché responsabile dei lavori di manutenzione – le riassumiamo più in basso. Ma prima le ultimissime novità, tra cui spiccano le prove statiche – effettuate il 31 agosto – sul ponte di Bocca Arena.
PROVE DI CARICO E MOBILITÀ – “Questa mattina – scrive l’ufficio stampa del Comune di Mazara – alla presenza dei tecnici: progettista e direttore dei lavori del ponte sul fiume Delia/Arena sono state effettuate le prove di carico e mobilità con la collocazione e movimentazione sul ponte di 8 grossi mezzi, carichi ognuno con circa 33 tonnellate. Le prove – continua la nota – sono necessarie per accertare le condizioni di sicurezza e staticità del ponte a seguito della conclusione avvenuta nei giorni scorsi del montaggio dei nuovi pendini, 64 in tutto, in sostituzione dei pendini ammalorati che sono stati all'origine della chiusura per motivi di sicurezza del ponte fin dal settembre 2021”. In base agli esiti si deciderà in seguito se si potrà aprire il ponte almeno con una carreggiata a senso unico alternato con semaforo. Ad un anno quasi, ormai, (mancano pochissime ore al triste compleanno) dalla sua chiusura, riepiloghiamo ciò che è successo.
NESSUNA DATA CERTA SULLA RIAPERTURA DEL PONTE – Primo fatto: ad oggi non c’è ancora nessuna data sicura, relativa alla riapertura del manufatto sul fiume Delia. Per provare a fare chiarezza su questo mistero noi di Tp24.it abbiamo chiesto lumi al sindaco di Mazara, Salvatore Quinci (Liste civiche).
LA REPLICA DEL SINDACO – “Il commissario del LCC, Raimondo Cerami – dichiara a Tp24.it, Salvatore Quinci – mi ha comunicato che: entro il 31 agosto si farà il collaudo”. E almeno stavolta sono riusciti a rispettare questa scadenza. “Dopo – conclude il primo cittadino – si potrà aprire al senso unico alternato. Ho chiesto di garantire che tutto avvenga prima dell'inizio dell'anno scolastico”.
L’ODISSEA DEL PONTE ARENA. AD APRILE ANCORA NULLA SI SAPEVA SULL’INIZIO LAVORI – Eravamo a fine aprile scorso. Scorrendo il contenuto del comunicato dell’ex Provincia di Trapani – inviato alla stampa il 21 aprile – saltava già all’occhio che non c’era, nero su bianco, una data certa in cui il cantiere vero e proprio sarebbe stato aperto. E questo non faceva altro che alimentare il bubbone della sfiducia. La fine del comunicato del LLC trapanese informava che: “Si è preso atto, quindi, che la ditta completerà al più presto la predetta attività preparatoria e, quanto prima, inizierà i lavori in situ”. Al più presto, avete letto bene.
È UFFICIALE: IL 16 MAGGIO APRE IL CANTIERE – “A seguito delle nostre reiterate richieste – si leggeva nella nota stampa diramata dall’amministrazione comunale mazarese – di accelerare al massimo i lavori di messa in sicurezza del ponte sul fiume Delia/Arena, il LCC di Trapani ci ha comunicato di avere ricevuto assicurazioni dall’impresa aggiudicataria che lunedì 16 maggio il cantiere sarà pienamente operativo”. E questa data fu rispettata. “È chiaro – proseguiva nella nota stampa dell’11 maggio 2022, il sindaco – che chiederemo il rispetto del cronoprogramma stabilito”.
PONTE ARENA. PER L'EX PROVINCIA I LAVORI FINIRANNO PRIMA DEL 10 AGOSTO – Della serie: ‘le brutte figure non finiscono mai’ o, se preferite, ‘le bugie hanno le gambe corte’, eccovi un’altra perla del 16 maggio scorso, sempre a firma LCC Trapani: ““il termine di conclusione dei lavori è previsto per la prima decade di agosto, anche se è auspicabile che – si sbilanciava il Commissario straordinario del Libero Consorzio Comunale di Trapani, Raimondo Cerami – la ditta riesca ad anticipare i tempi, contando sull’esperienza acquisita e su uno svolgimento ordinato e sereno dei lavori” clima necessario “per assicurare un andamento celere dei lavori di alta specializzazione che verranno compiuti nei prossimi giorni”. Si immaginavano che ci sarebbero stati attentati al cantiere? Mistero!
Domani proseguiremo a raccontare un altro pezzettino di questa storia: nessun rinvio e invece sì, costi che aumentano in corso d’opera e così via.
Alessandro Accardo Palumbo
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