Con le sue acque cristalline, la sabbia finissima delle spiagge, tra l’altro molto ben attrezzate, Lampedusa è stata definita per eccellenza l’ isola più bella del mondo . Un luogo paradisiaco meta ogni anno di migliaia di turisti provenienti da tutta Europa.
"L’isola, oltre alla sua naturale bellezza, possiede anche una storia lunghissima che non ha nulla da invidiare al resto d’Italia" – ci racconta fiero Mauri Lucchese, artista e scrittore palermitano che ormai da venticinque anni trascorre le sue vacanze nell’ isola. Ci affidiamo alla sua testimonianza attraverso una intervista che ripercorre non solo le tradizioni culturali, culinarie e artistiche dell’isola ma anche la lunga e triste situazione dei migranti che approdano in massa, ormai da tempo, a Lampedusa alla ricerca di condizioni di vita più umane .
Cosa hanno di speciale gli abitanti dell’isola?
"I Lampedusani sono molto accoglienti e calorosi. Possiedono per loro natura una grande capacità di solidarietà mettendosi a disposizione di tutti e, in particolare, dei turisti che ogni anno arrivano nell’isola per trascorrere le loro vacanze. Dai servizi agli alberghi , dalle case vacanza ai ristoranti, sempre più prestigiosi e raffinati che continuano a sorgere nei posti più incantevoli dell’isola ,niente è lasciato al caso. Tutto è curato nei particolari per garantire vacanze confortevoli e indimenticabili. Del resto i lampedusani vivono prevalentemente di turismo"- continua a spiegarci Lucchese .
Che cosa offre l’isola?
"Prima, negli anni sessanta, la risorsa fondamentale era costituita dalla pesca, adesso la nuova generazione non è più dedita prevalentemente a questa attività e quindi l’unica fonte di guadagno proviene dal turismo. La cucina rappresenta il fiore all’occhiello dell’isola; così i lampedusani coccolano i turisti con tante prelibatezze. La specialità sono i piatti a base di pesce: le busiate allo scoglio, i risotti alla marinara nelle più svariate combinazioni, tanto per citarne qualcuna… Anche la pasticceria e la gastronomia non hanno nulla da invidiare a quella palermitana. Tante varietà: cannoli ripieni di crema di pistacchio di Bronte, bomboloni alla crema pasticciera, cassate siciliane decoratissime e le arancine al burro e formaggio specialità del luogo di cui i turisti ne vanno particolarmente ghiotti. I lampedusani, inoltre , non sono solo generosi dal punto di vista culinario ma offrono ai turisti anche ristoro per lo spirito. Ogni anno tra luglio e agosto si svolge nell’isola una importante rassegna di cinema denominata "Vento del Nord " diretta anche dall’attore Massimo Ciavarro, richiamando tantissime persone con film d’autore vincitori di premi importanti, per non parlare poi del premio internazionale giornalistico denominato Lampedus’amore dedicato alla giornalista Cristina Matano e ideato dal marito Filippo Mulè. E poi ancora… un locale dell’sola denominato" Porto M" è diventato, grazie alla sensibilità del titolare Giacomo Sferlazzo , un importante polo culturale dove ogni anno si avvicendano eventi e presentazione di libri di grande interesse" – prosegue Lucchese.
Cos’ altro ancora bisogna fare per valorizzare l’isola?
"Promuovere sempre di più questi tre aspetti di cui ho parlato: il turismo, la cultura e la cucina . L’isola, come ho già detto, vive prevalentemente di turismo. L’obbiettivo principale è quello di valorizzare il più possibile questo aspetto, dato che rappresenta l’unica fonte di sostentamento ".
Come hanno inciso sul turismo i continui sbarchi dei migranti nell’isola?
"Le continue immagini dello sbarco dei migranti attraverso i mezzi di comunicazione di massa hanno inciso negativamente sul turismo, sottoponendolo a continui rischi. Fermo restando che l’aiuto umanitario è sacrosanto e un importantissimo segno di civiltà, è anche vero che le immagini dei migranti morti e dei loro corpi che affiorano dall’acqua del mare incidono negativamente sull’immaginario collettivo, specie su coloro che non sono mai venuti nell’isola e vorrebbero trascorrervi le loro vacanze. Vi assicuro che l’isola non è un luogo dove si vedono gruppi di clandestini che si ammassano e bivaccano ma si è organizzata, pur con grandi difficoltà, ad accogliere e destinare i migranti in strutture adeguate. per metterli al sicuro e in condizioni più umane. Chi pensa di arrivare nell’isola e vedere immagini di morte e di sofferenza si sbaglia "- conclude Lucchese .
Intanto i migranti continuano a sbarcare nell’isola quasi all’ordine del giorno e anche molto numerosi. La notizia più recente è quella del maxi sbarco di un peschereccio di circa 12 metri sequestrato dalla guardia di finanza . A bordo 238 migranti quasi tutti giovani di nazionalità egiziana, siriana, bengalese e palestinese. A Lampedusa, insomma, si continua a lavorare senza sosta per svuotare l’hotspot ormai al collasso.
Dorotea Rizzo