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12/09/2022 06:00:00

Campobello. Tornano i migranti stagionali, gli insediamenti di serie A e di serie B

 Anche quest’anno, l’approssimarsi della raccolta delle olive vedrà l’arrivo di tanti lavoratori stranieri stagionali a Campobello di Mazara. Le soluzioni istituzionali definitive ai relativi problemi abitativi, come sempre, seguono i lunghi tempi burocratici e sicuramente assisteremo per l’ennesima volta a due tipi di insediamenti: di serie A e di serie B.

Quello di serie A riguarda il campo Fontane D’Oro per circa 300 persone, con le “casette” dell’Unhcr montate dalla Croce Rossa, l’acqua, le prese per l’energia elettrica, i letti e le coperte.

Quello di serie B è invece l’ex cementificio Calcestruzzi Selinunte di cui ci siamo occupati diverse volte (qui il nostro reportage).

 

Infatti, in una nota della Prefettura di Trapani di un paio di giorni fa, si comunica che anche quest’anno, è stata sollecitata “la realizzazione del centro di accoglienza nella stessa area di Fontane d’Oro a Campobello di Mazara già utilizzata lo scorso anno dopo l’incendio avvenuto presso il cosiddetto ‘cementificio Calcestruzzi Selinunte’ sito in comune di Castelvetrano”.

Si tratta di un intervento finanziato in parte dall’Assessorato della “Famiglia, delle Politiche

Sociali e del Lavoro”, della Regione Siciliana, nell’ambito del programma Su.Pr.Eme. Italia (Sud Protagonista nel superamento delle Emergenze in ambito di grave sfruttamento e di gravi marginalità degli stranieri regolarmente presenti nelle cinque regioni meno sviluppate).

Ma un altro contributo è stato dato anche dall’EBAT (Ente Bilaterale Agricolo Territoriale della provincia di Trapani) nato nel 2018 da Confagricoltura Trapani, Coldiretti Trapani e Cia-Occidentale, insieme alle organizzazioni provinciali dei lavoratori Cgil, Cisl e Uil).

Insomma, un interesse corale, fatto di tavoli tecnici in Prefettura per “affrontare le criticità degli insediamenti abitativi spontanei dei lavoratori stranieri stagionali, lavoratori che costituiscono una preziosa risorsa per il territorio e per le locali imprese agricole”.

 

Per questa stagione è ancora presto, ma dalla prossima i lavoratori stagionali, potranno invece “contare su strutture stabili, dedicate – si legge nella nota della Prefettura - che saranno realizzate nei comuni di Campobello di Mazara e Castelvetrano che, seguiti dal tavolo tecnico permanente istituito presso la Prefettura, hanno presentato dei progetti che sono stati recentemente ammessi al finanziamento” per i fondi POC Legalità, erogati proprio per superare definitivamente gli insediamenti abitativi spontanei “che, purtroppo, sfuggono alle più elementari regole igienico sanitarie, di convivenza civile e ancor di più favoriscono lo sfruttamento lavorativo e il caporalato”.

 

Ma nel qui ed ora, nella gestione di questi 300 posti, occorrerebbe forse un maggior coinvolgimento da parte dei lavoratori, “che chiedono di poterci entrare liberamente e autogestirsi – afferma Saverio Cudia dell’associazione sindacale Fuori Mercato, che segue le vicende dei migranti stagionali di Campobello da prima del 2013 - ponendosi come rappresentanti sindacali che non solo monitorano l'incontro tra domanda e offerta e situazioni di sfruttamento, ma si fanno anche garanti di garantire un clima di serenità e condivisione per rendere questo posto un luogo aperto alla cittadinanza tutta. Inoltre il numero  esiguo di casette per un totale di 300 posti non corrisponde alla realtà dei numeri che come sappiamo superano i 1000 lavoratori”.

 

Egidio Morici