E' stata dedicata all'audizione di due degli imputati, Burzitta e Mannina, l'udienza di ieri del processo Scrigno, sui rapporti tra mafia, politica e impresa in provincia di Trapani.
Ieri hanno risposto alle domande dei pm due degli otto imputati, Nino Buzzitta e Vito Mannina. Buzzitta nell’operazione “Scrigno” è indicato come soggetto vicino ai due figli del capo del mandamento di Trapani, Vincenzo Virga, e cioè Franco e Pietro. Lui, in aula, ha negato di essersi adoperato per la ricostruzione di Cosa nostra trapanese. "Se sono mafioso - ha detto - è perchè ci sono le sentenze di condanna".
Vito Mannina, è ex dirigente della Motorizzazione Civile di Trapani, ed è stato anche conisgliere comunale e provinciale per il Psi e Forza Italia. L'accusa per lui è di voto di scambio politico mafioso, in occasione delle elezioni amministrative di Erice, dove candidata era, con la coalizione della Sindaca Toscano, Simona Mannina, che poi fu effettivamente eletta, ma, secondo il padre "solo per fortuna". Insomma, nega l'acquisto di voti da parte di un altro protagonista di questa vicenda, Pietro Cusenza. "Gli ho dato soldi solo per aiutarlo economicamente, perché ci conosciamo da tempo" ha detto in aula.