Perquisizioni, sequestri, arresti e denunce. I carabinieri passano al setaccio il popolare rione San Giuliano e i risultati non tardano ad arrivare. Tre persone sono state raggiunte da misure cautelari emesse dal Gip del tribunale di Trapani su richiesta della Procura. Devono rispondere, a vario titolo, di detenzione di esplosivi, resistenza a Pubblico Ufficiale e lesioni personali aggravate.
Il provvedimento trae origine dall'operazione dello scorso 19 agosto, quando i militari dell'arma aveva perquisito un magazzino, rinvenendo all’interno un ordigno esplosivo artigianale di circa 90 grammi e 90 batterie di fuochi d’artificio collegate in serie, dal peso complessivo di circa 50 kg di miscela pirica con innesco a miccia a lenta combustione. Erano intervenuti anche gli artificieri per la pericolosità del materiale sequestrato.
Secondo la ricostruzione dei fatti durante la perquisizione, i militari dell'arma erano stati ostacolati dagli indagati che, con l’ausilio di persone a loro compiacenti, li avevano aggrediti proferendo o nei loro confronti gravi frasi minacciose.
In quella circostanza era stato necessario l’invio, in ausilio, di diverse pattuglie per ristabilire l’ordine. I Carabinieri avevano poi identificato tutti quelli che si sarebbero opposti all’attività e avevano denunciato 4 persone per resistenza, violenza e minaccia a Pubblico Ufficiale, lesioni personali e danneggiamento aggravato.
Durante l’esecuzione della misura cautelare nei confronti degli arrestati, i militari hanno rinvenuto nell’immobile e nei locali a loro disponibili, tre banconote contraffatte dal valore complessivo di 250 euro, 280 grammi di hashish suddivisi in tre panetti, 6 grammi di cocaina e 7 grammi di crack. Gli arrestati, espletate le formalità di rito, sono stati ristretti presso le proprie abitazioni in regime degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico.