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20/09/2022 06:00:00

  Come sta l’uomo che ha preso il virus delle zanzare. I controlli a Marsala

Si trova ancora in gravi condizioni, con prognosi sulla vita riservata, l’uomo di Marsala che ha contratto la febbre West Nile, il virus delle zanzare.

L’uomo di 73 anni, residente in contrada Cutusio, è ricoverato da metà agosto nel reparto di Terapia intensiva del “Sant’Antonio Abate” di Trapani con una forma neuroinvasiva della malattia. E’ il primo caso in Sicilia.

L’Asp ha attivato tutti i protocolli di sorveglianza sanitaria. “Per quanto riguarda l’aspetto epidemiologico abbiamo completato il lavoro che doveva essere fatto”, dichiara Gaspare Canzoneri, a capo del dipartimento prevenzione epidemiologia dell’Asp provinciale.
Da venerdì è stata attivata la sorveglianza sull’ambiente e sugli animali nel raggio di 3 chilometri dalla zona in cui vive l’uomo. Gli animali, infatti, rappresentano il serbatoio del virus. “Sono iniziati i campionamenti degli allevamenti avicoli rurali ed equini in cui abita il paziente”, aggiunge Canzoneri. Contestualmente è stata attivata la sorveglianza entomologica. Proprio in questi giorni, infatti, sono state posizionate delle trappole per catturare zanzare e poterle esaminare. “C’è uno studio del territorio limitrofo, anche, e bisogna individuare eventuali depositi di acqua, seguendo la metodica veterinaria”.


Il paziente non è mai uscito da Marsala, quindi è stata esclusa l’ipotesi che sia stato punto in altri paesi. Si tratta di un caso autoctono per il quale sono previsti diversi controlli. Ovviamente non è semplice, il territorio è vasto. E’ stato escluso anche che abbia preso il virus attraverso una trasfusione di sangue, perchè non ne ha fatte. Proprio in questo senso l’Asp ha attivato i controlli nei centri trasfusionali, centri di analisi e donazione di sangue, perchè quando si verifica un caso del genere devono essere controllati i pazienti soggetti a trasfusioni e donatori di sangue. “Sono controlli molto impegnativi, ma il protocollo di sicurezza, impone di seguire delle regole chiare. Il controllo epidemiologico ci ha fatto escludere altri casi”.

Intanto avrà inizio nella prime ore della notte di oggi 20 settembre, dopo le ore 23,50, una nuova campagna di disinfestazione ambientale che si protrarrà per altre due nottate a seguire e ciò il 21 e il 22 settembre. Interessati a questa azione bonificatrice è il territorio marsalese compresi i quartieri popolari di Sappusi, Amabilina e via Istria in cui la disinfestazione avverrà giovedì prossimo . Pur essendo la disinfestazione attuata con prodotti non tossici si chiede alla popolazione di non lasciar fuori per queste notti le piante aromatiche e di chiudere, ove possibile, le finestre.
La nuova campagna di disinfestazione ambientale, attuata dal Comune con ditta esterna, è stata voluta dall’Amministrazione Comunale e nello specifico dall’Assessorato all’Igiene diretto da Michele Milazzo, era stata già programmata ma risulta ancor più utile considerato il caso di West Nile registratosi nelle campagne delle nostra città.
 

Ma cos’è il virus delle zanzare?
Il termine esatto è la febbre West Nile (West Nile Fever) è una malattia provocata dal virus West Nile (West Nile Virus, Wnv), un virus della famiglia dei Flaviviridae isolato per la prima volta nel 1937 in Uganda, appunto nel distretto West Nile (da cui prende il nome). Il virus è diffuso in Africa, Asia occidentale, Europa, Australia e America.

I serbatoi del virus sono gli uccelli selvatici e le zanzare (più frequentemente del tipo Culex), le cui punture sono il principale mezzo di trasmissione all’uomo. Altri mezzi di infezione documentati, anche se molto più rari, sono trapianti di organi, trasfusioni di sangue e la trasmissione madre-feto in gravidanza. La febbre West Nile non si trasmette da persona a persona tramite il contatto con le persone infette. Il virus infetta anche altri mammiferi, soprattutto equini, ma in alcuni casi anche cani, gatti, conigli e altri.

Incubazione e sintomi
Il periodo di incubazione dal momento della puntura della zanzara infetta varia fra 2 e 14 giorni, ma può essere anche di 21 giorni nei soggetti con deficit a carico del sistema immunitario.

La maggior parte delle persone infette non mostra alcun sintomo. Fra i casi sintomatici, circa il 20% presenta sintomi leggeri: febbre, mal di testa, nausea, vomito, linfonodi ingrossati, sfoghi cutanei. Questi sintomi possono durare pochi giorni, in rari casi qualche settimana, e possono variare molto a seconda dell’età della persona. Nei bambini è più frequente una febbre leggera, nei giovani la sintomatologia è caratterizzata da febbre mediamente alta, arrossamento degli occhi, mal di testa e dolori muscolari. Negli anziani e nelle persone debilitate, invece, la sintomatologia può essere più grave.

I sintomi più gravi si presentano in media in meno dell’1% delle persone infette (1 persona su 150), e comprendono febbre alta, forti mal di testa, debolezza muscolare, disorientamento, tremori, disturbi alla vista, torpore, convulsioni, fino alla paralisi e al coma. Alcuni effetti neurologici possono essere permanenti. Nei casi più gravi (circa 1 su mille) il virus può causare un’encefalite letale.