Saltando a piè pari la fase dell’udienza preliminare, è stato disposto il “giudizio immediato” per il 51enne assistente tecnico marsalese (A.R. le sue iniziali), in servizio all’Istituto professionale Alberghiero “Ignazio e Vincenzo Florio” di Erice, che lo scorso 23 giugno è stato posto agli arresti domiciliari dalla polizia postale per adescamento di minori e di atti sessuali con minorenne.
Il processo, davanti il Tribunale di Trapani, inizierà il 14 novembre. A difendere l’imputato è l’avvocato marsalese Vito Cimiotta. All’operatore scolastico viene contestata “soltanto” l’accusa di atti sessuali con un minore, con l’aggravante della continuazione.
La vittima è un alunno della scuola dove A.R. era in servizio e che all’epoca dei fatti, tra l’estate e l’autunno 2021, aveva 17 anni. Secondo l’accusa, il dipendente della scuola avrebbe convinto il ragazzo ad andare con lui in vacanza, ma anche nella sua abitazione nel versante nord marsalese (“abusando – scrivono pm e gip - della fiducia” che il giovane riponeva in lui) e, in cambio di cene al ristorante, sigarette, vestiti e un telefono cellulare, a dormire insieme nello stesso letto e qui, ogni notte, avere diversi rapporti sessuali. Piuttosto corposa, una dozzina di relazioni, l’indagine della polizia postale. Tre erano stati gli episodi inizialmente contestati in danno di alunni della scuola: uno per adescamento, due per atti sessuali con un minore. Secondo l'iniziale accusa, l’assistente tecnico avrebbe approfittato della sua posizione, carpendo la fiducia degli alunni, che all’epoca dei fatti avevano tra i 16 e i 17 anni. L’indagine della polizia è nata da una segnalazione della madre di uno studente, che avrebbe notato strani messaggi sul telefono cellulare del figlio e ne ha parlato con il dirigente scolastico, che poi ha sporto denuncia.