L’attuazione in Sicilia del programma “Gol” (Garanzia occupabilità lavoratori), finanziato dal “Pnrr” con 94 milioni di euro da spendere entro dicembre, preoccupa i consulenti del lavoro a livello nazionale e regionale, sia perché il ritardo di una sola Regione nella spesa dei fondi Ue metterà a rischio le successive tranche di fondi di questa misura del “Pnrr” per l’intero Paese, sia perché è importante per questa parte del Sud Italia cogliere appieno questa irripetibile opportunità di creare lavoro duraturo.
La Regione, infatti, ha appena pubblicato la graduatoria dei vincitori del concorso per il personale specializzato dei Centri per l’impiego che deve occuparsi di fare incontrare domanda e offerta di lavoro, ma queste unità, fra prevedibili ricorsi e tempi burocratici, non potranno ragionevolmente prendere servizio prima del prossimo mese di gennaio.
“Frattanto – spiega Vincenzo Silvestri, presidente nazionale della Fondazione consulenti per il lavoro - , mentre i Cpi sono sguarniti e ai Navigator il contratto Anpal scadrà a ottobre, la Regione non solo deve raggiungere l’obiettivo base di spendere in tre mesi 94 milioni di ‘Gol’ per la formazione e l’orientamento di 64mila soggetti coinvolgendo enti di formazione e Agenzie private di lavoro, ma si è anche prefissata l’obiettivo aggiuntivo e vincolante (unica in Italia) di garantire l’occupazione entro dicembre di almeno il 20% di questa platea, pari a poco più di 17mila unità”.
“Secondo il Piano regionale – prosegue Silvestri - , di queste ultime unità, il 40% deve essere inserito nel mondo delle imprese ad opera proprio dei Centri per l’impiego. C’è la forte probabilità, dunque, che la maggior parte dei 94 milioni venga dedicata prevalentemente alle attività formative e che si perda l’obiettivo aggiuntivo dell’occupazione, e con questo anche la successiva tranche 2023 dei fondi del ‘Pnrr’”.
Da parte sua, il presidente della Consulta regionale dei Consulenti del lavoro, Maurizio Adamo, annuncia che “il programma Gol, così come le politiche attive del lavoro, le complicazioni del decreto ‘Trasparenza’ per lavoratori e imprese e gli aggiornamenti della professione saranno al centro della Sesta edizione del premio ‘Giovanni Cumbo’, che dopo due anni di stop a causa della pandemia torna in presenza domani, 22 settembre, alle ore 16, a Terrasini, presso l’hotel Città del mare. Avremo anche l’onore di ospitare, nei due giorni successivi, la ‘Summer School’ nazionale dei Consulenti del lavoro, per approfondire tutti gli aggiornamenti legislativi e di innovazione tecnologica della professione”.
“Palermo e la sua provincia – afferma il presidente dell’Ordine di Palermo, Antonino Alessi – si conferma così una delle aree più vitali del Paese per quanto riguarda lo sviluppo e l’evoluzione della professione del consulente del lavoro, sempre più fondamentale nell’elaborazione di proposte normative per migliorare e rendere più efficienti le politiche attive e il mercato del lavoro, a servizio delle imprese e dei loro dipendenti”.
Dopo i saluti di Adamo e Alessi, interverranno, oltre a Silvestri, la presidente nazionale dei Consulenti del lavoro, Marina Calderone, il segretario nazionale Giovanni Marcantonio; il presidente della Fondazione studi, Rosario De Luca; il consigliere nazionale Luca De Compadri; l’esperto Giuseppe Buscema. A seguire, saranno premiati il migliore giovane che ha superato l’ultimo esame di abilitazione alla professione, i consulenti del lavoro che hanno compiuto 40 anni di carriera e i giovani neoiscritti all’albo professionale.