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25/09/2022 06:00:00

L’Italia e la Sicilia oggi al voto. La guida per le Politiche e le Regionali: schede, orari, liste

Dopo una calda campagna elettorale, più che altro perchè fatta in piena estate, oggi si vota.
E’ il giorno delle elezioni politiche che a livello nazionale determineranno il nuovo parlamento. Ma si vota anche in Sicilia per le Regionali, con il rinnovo dell’Assemblea regionale Siciliana e l’elezione del presidente della Regione.
Facciamo allora una rapida guida per capire come si vota. Anche perchè per le Nazionali e le Regionali ci sono due sistemi diversi. Ed è bene sapere quali errori non bisogna commettere per evitare che il nostro voto sia nullo.

QUANDO SI VOTA
Al seggio occorre portare sia la tessera elettorale che un documento di identità valido. Chi ha smarrito la propria tessera può chiederne il duplicato agli uffici comunali, prima di recarsi ai seggi.
Le operazioni di voto, si svolgono nella sola giornata di oggi, domenica 25 settembre, dalle 7 alle ore 23. All'elettore verranno consegnate 3 schede, gialla per il Senato, rosa per la Camera dei deputati e verde, solo in Sicilia, per eleggere il presidente della Regione e rinnovare l'Assemblea Regionale.

ELEZIONI POLITICHE
Le elezioni politiche si svolgono secondo le regole previste dal Rosatellum, la stessa legge elettorale con cui si andò a votare alle politiche del 2018. Quest’anno, però, vengono introdotte due novità: il diritto di voto al Senato per i diciottenni e il taglio dei parlamentari, che passano da 945 a 600 dopo l’entrata in vigore della riforma costituzionale del 2020.
Il sistema elettorale per Camera e Senato è il medesimo: misto proporzionale e maggioritario. L'elettore avrà una scheda per la Camera (colore rosa) e una per il Senato (colore giallo), concepite allo stesso modo. Sulla scheda vengono stampati i nomi dei candidati al collegio maggioritario (uninominale) aggregati per coalizioni. Sotto ciascun nome, sono stampati i simboli dei partiti che lo appoggiano con (ciascuno) fino a quattro candidati per il collegio proporzionale (plurinominale).

Esistono diversi modi per esprimere le proprie preferenze sulla scheda elettorale ed è utile conoscere cosa non bisogna fare per rendere nulla la scheda.

 

 



Con una X si può sbarrare il nome della candidata o del candidato all’uninominale, dove dovrà prendere almeno un voto in più degli altri candidati in quel collegio, per poter essere eletto. In questo modo, il voto espresso verrà ripartito proporzionalmente anche tra le liste indicate sotto il nome sbarrato.
La X può essere messa anche solo sulla lista o una delle liste presenti nel riquadro del proporzionale. Così il voto andrà direttamente anche alla candidata o al candidato dell’uninominale sostenuto dalla lista sbarrata. La preferenza così espressa sarà per l’elenco dei 4 nomi, che verranno eletti nell’ordine determinato dalla lista, in proporzione ai voti presi in quel collegio.
Il voto è valido anche se si decide di sbarrare sia un candidato all’uninominale che una lista che lo sostiene ed è valido anche se, per votare una lista al proporzionale, si decide di sbarrare sia il simbolo che l’elenco dei nomi a fianco.
Non è permesso il voto disgiunto, cioè votare una lista all’uninominale e un’altra al plurinominale.
Cliccando qui tutti i candidati per Camera e Senato in Sicilia

 

 

 

 


IL VOTO IN SICILIA
Funziona diversamente in Sicilia. Il sistema elettorale prevede un solo turno con metodo misto, senza ballottaggio. Saranno chiamati a votare 4.606.564 cittadini siciliani, di cui 2.237.169 maschi e 2.369.395 femmine. Il totale delle sezioni da scrutinare è 5.294 in tutta la regione.


Come si vota
La scheda per votare è unica, ma l'elettore dispone di due voti:

- uno per la scelta della lista regionale, il cui capolista è candidato alla carica di Presidente della Regione,

- l'altro per la scelta della lista provinciale e in questo caso si può esprimere la preferenza per uno dei candidati alla carica di deputato regionale.

Nel caso in cui non venga espresso alcun voto per una delle liste regionali, il voto validamente espresso per una lista provinciale si estende automaticamente anche alla lista regionale collegata.


È prevista la possibilità di esprimere il voto disgiunto. L'elettore può votare una lista regionale e una lista provinciale non collegate fra loro. Quindi è possibile, tecnicamente, esprimere una preferenza per un deputato all'Ars e una preferenza per un candidato alla Presidenza della Regione appartenente a uno schieramento politico differente.

Per l'elezione dei 70 deputati dell'Assemblea regionale siciliana (Ars) viene adottata la seguente ripartizione: 62 seggi sono attribuiti con il sistema proporzionale puro e soglia di sbarramento al 5 per cento a livello regionale (16 a Palermo, 13 a Catania, 8 a Messina, 6 ad Agrigento, 5 a Siracusa e a Trapani, 4 a Ragusa, 3 a Caltanissetta e 2 a Enna); un seggio spetta al candidato governatore arrivato secondo nelle preferenze; un seggio spetta al candidato alla presidenza della Regione eletto; sei seggi vengono assegnati all'interno della lista regionale del candidato presidente (cosiddetto listino). È una lista bloccata che funziona da premio di maggioranza e consente alla coalizione collegata al Presidente della Regione eletto di ottenere al massimo 42 seggi all'Ars.
I seggi non utilizzati sono distribuiti, con criterio proporzionale, alle liste di minoranza che abbiano superato lo sbarramento. È proclamato presidente della Regione il capolista della lista regionale che ottiene il maggior numero di voti validi.

 

 


Candidati e liste
In Sicilia i candidati alla presidenza della Regione, per il voto del 25 settembre, sono Renato Schifani per il centrodestra, Caterina Chinnici per il centrosinistra, Nuccio Di Paola per il M5s, Cateno De Luca per ‘Sicilia Vera’, Gaetano Armao per Azione e Iv, Eliana Esposito per Siciliani Liberi.
Schifani è sostenuto da cinque liste: Forza Italia, Fratelli d’Italia, Prima l’Italia-Lega, Popolari e autonomisti e Dc.
Presidente del Senato nella XVI legislatura, Schifani, 72 anni e laurea in giurisprudenza, è un esponente storico di Forza Italia. Nel 2014 per quattro mesi è stato presidente del Nuovo centrodestra e dal 2015 fino alla metà del 2016 è stato capogruppo al Senato di Area popolare.
Chinnici, due liste: Pd e Fava/Centopassi. Figlia del giudice Rocco Chinnici assassinato dalla mafia, Caterina Chinnici ha 68 anni. Fino al 2008 la sua carriera è stata nella magistratura. Nel 2009 fa la sua prima esperienza “politica”: l’allora presidente della Regione siciliana Raffaele Lombardo la nomina assessore alla Funzione pubblica, ruolo che manterrà fino al 2012. Nello stesso anno riceve l’incarico ministeriale al dipartimento della giustizia minorile. Nel 2014 è stata eletta parlamentare europeo come indipendente nel Pd, cinque anni dopo è stata rieletta a Bruxelles sempre col Pd.
Di Paola, lista M5s. Laurea in ingegneria informatica, Nuccio Di Paola, 40 anni, è un attivista storico del M5s. Cinque anni fa è stato eletto all’Assemblea regionale siciliana, negli ultimi mesi di legislatura è stato presidente del gruppo parlamentare dei 5stelle. A giugno del 2022, Giuseppe Conte gli ha conferito l’incarico di referente M5s in Sicilia.
De Luca, 9 liste: De Luca sindaco di Sicilia, Sicilia Vera, Orgoglio Siculo, Autonomia siciliana, Basta mafie, Giovani siciliani, Impresa Sicilia, Lavoro in Sicilia, Terra D’Amuri. “Scateno” così viene chiamato per i suoi modi irruenti, Cateno De Luca, 48 anni, è un politico di lungo corso. Aveva 18 anni quando fu eletto consigliere comunale a Fiumedinisi, piccolo comune del messinese dove sarà in seguito eletto sindaco. Tra i fondatori del movimento autonomista siciliano, dopo il distacco da Raffaele Lombardo, De Luca – dopo una parentesi nell’Udc – ha fondato il movimento ‘Sicilia Vera’ col quale è riuscito a farsi eleggere sindaco a Messina. Si è dimesso in anticipo per candidarsi alle regionali di quest’anno, e a giugno scorso è riuscito a fare eleggere a Messina il suo candidato, contro ogni pronostico.
Armao: Azione con Calenda, Italia Viva. Avvocato cassazionista, Gaetano Armao, 60 anni, ha insegnato diritto regionale e contabilità pubblica all’Università di Palermo. E’ stato assessore all’Economia nel governo di Raffaele Lombardo, ruolo che ha ricoperto nuovamente con Nello Musumeci. E’ attuale vice presidente della Regione siciliana, in quota Forza Italia; ha lasciato il partito di Berlusconi per candidarsi a governatore. Tanti gli incarichi ricoperti tra i quali consulente del Consiglio d’Europa, della commissione Bicamerale antimafia e per le questioni regionali, oltre che vice presidente della Fondazione Teatro Massimo a Palermo e presidente della Fondazione Unesco-Sicilia.
Esposito: è la candidata di Siciliani Liberi. 49 anni, di Catania, è attrice, autrice teatrale, regista, cantautrice, da anni è impegnata a raccontare la Sicilia. Autrice e regista di lavori teatrali di denuncia come “Fratelli d’Italia, dov’è la vittoria?” o come “Antudo”, dal 2017 è attivista di Siciliani Liberi e dal 2021 membro della Segreteria nazionale. Siciliani Liberi, il partito siciliano indipendentista presente alle elezioni regionali con proprie liste.
Qui le liste e i candidati per ogni provincia alle Regionali.