Sindaco e giunta si aumentano lo stipendio. Il giorno dopo, però, annullano tutto. Ma la cosa non sfugge, e si scatena la polemica a Petrosino.
Giacomo Anastasi è sindaco di Petrosino da qualche mese, già nelle sue prime uscite pubbliche ha detto che il Comune si trova in una situazione finanziaria molto critica.
Il 20 settembre però l’amministrazione comunale delibera l’adeguamento delle indennità per sindaco, assessori e presidente del consiglio comunale. Adeguamento, ovviamente, in aumento. Con lo stipendio del primo cittadino, ad esempio, che arrivava a 3152 euro per il 2022 e 3338 euro per il 2023. A cascata il vice sindaco avrebbe percepito circa 1500 euro mentre assessori e presidente del consiglio comunale sui 1400 euro. Il tutto per adeguarsi alla legge regionale che prevede una scala di stipendi in base alla grandezza del comune amministrato.
Il giorno dopo, però, dal comune ci ripensano e revocano la determina. Niente aumento. Nella determina di revoca si legge che il provvedimento di aumento, “seppur qualificabile come mero atto di gestione e di applicazione di norme sovrordinate, non può non soggiacere ad una valutazione di opportunità politica anche in relazione alla condizione finanziaria in cui attualmente versa l’Ente” e che “l’atto in oggetto non è stato preceduto da alcun confronto con l’Amministrazione Comunale che, in piena autonomia, avrebbe potuto decidere di posticipare l’applicazione degli aumenti previsti dalla citata norma regionale o, addirittura, di richiedere una rivisitazione delle indennità al ribasso”. Ovviamente la vicenda ha suscitato la reazione dell’opposizione. Questa la nota del gruppo Libertà per Petrosino.
“Stiamo attraversando un periodo di grave crisi economica ed energetica, dove facciamo fatica a pagare luce, gas, ed i servizi essenziali, e nonostante i dipendenti comunali ancora devono percepire lo stipendio del mese di luglio, cosa ha pensato di fare l’amministrazione comunale? Aumentarsi l’indennita’. Il Sindaco di Petrosino ha detto piu’ volte ed in ogni circostanza che il comune di Petrosino ha un dissesto economico di oltre 15 milioni di euro. In virtu’ di cio’ ha pensato di dare incarico ad una giornalista come addetto stampa del Comune, per un compenso di euro 15.000.
Ma si sa bene che la notte porta consiglio e quindi il giorno successivo, con determina n.102 del 21 settembre 2021, ha revocato la determina n°100 del 20/09/2022 con la giustificazione che “ l’atto in oggetto non e’ stato preceduto da alcun confronto con l’amministrazione”, che in piena autonomia avrebbe potuto decidere di posticipare l’applicazione ,aumenti previsti dalla norma Regionale o addirittura di richiedere una visitazione delle indennità al ribasso.
Questo quanto dichiarato nell’atto. Ma chi e’ addetto ai lavori sa benissimo come funziona la macchina amministrativa, conosce bene i vari passaggi dalla creazione di un documento alla pubblicazione. Visto che i Capi settori sono ”oberati” di lavoro causa personale insufficiente, impossibilitati a svolgere il proprio lavoro in maniera autonoma.
L’amministrazione Comunale ha dimenticato che prima di guardare alle proprie tasche avrebbe dovuto preoccuparsi di attivare il servizio essenziale come l’assistente all autonomia e comunicazione “asacom” per gli alunni con disabilità previsto dalla legge ART 13 comma 3 legge104.. La scuola e’ iniziata infatti il 15 settembre e ancora non e’ stato attivato il servizio Asacom., che permette agli alunni con disabilità ,al gruppo classe, ed a tutto il personale scolastico una perfetta integrazione scolastica, creando situazioni di disagio alle famiglie, ma soprattutto ai disabili che hanno avuto negato il diritto allo studio.
Inoltre giunti alla fine di settembre, l’asilo nido non e’ stato ancora attivato creando non pochi
problemi ai genitori che lavorano, non sapendo a chi affidare i propri figli.
L’inclusione e’ di tutti.
L’inclusione non si fa domani ma subito.
Il sindaco Giacomo Anastasi ha replicato alla nota stampa del gruppo consiliare di minoranza “Libertà per Petrosino” per fare chiarezza su quanto dichiarato, precisando che il sindaco, i membri della giunta e il presidente del consiglio comunale non hanno mai dato indicazioni di rideterminazione delle, sia pur legittime, funzioni di indennità.
«Mi preme rispondere ad una serie di notizie false e tendenziose contenute nella nota della minoranza diffusa da diversi organi di stampa locali. Tutte le opinioni sono legittime, ma c’è un limite, molto sottile mi rendo conto, in cui le opinioni si confondono con le insinuazioni, fino alla calunnia. Ritengo pertanto doveroso, anzitutto per rispetto di verità, fare chiarezza proprio su quelle insinuazioni, mosse esclusivamente da strumentali interessi di parte.
Il sindaco, i membri della giunta e il presidente del consiglio comunale non hanno mai dato indicazioni di rideterminazione delle, sia pur legittime, funzioni di indennità. La determinazione dirigenziale a cui si fa riferimento è stata prontamente revocata con la seguente motivazione: “L’atto in oggetto non è stato preceduto da alcun confronto con l’amministrazione”. Se questo è un fatto incontrovertibile, le affermazioni riportate nella nota e negli articoli in cui si lascia intendere che il sindaco e la giunta pensano di aumentarsi l’indennità sono assolutamente false e rasentano la calunnia.
A più di tre mesi dalla proclamazione quel sindaco, quei membri della giunta e quel presidente del consiglio comunale di cui si scrive che “pensano di riempirsi le tasche”, non hanno ricevuto né chiesto un solo euro delle indennità di funzione spettanti. Soltanto adesso in concomitanza con il pagamento degli stipendi di settembre si sta procedendo al pagamento delle indennità fino al 31 agosto senza aumenti e variazioni di sorta e in linea con quanto è sempre stato fatto nei 42 anni di esistenza dell’ente comune. Fuori dalla demagogia sottolineo che stiamo parlando di indennità assolutamente legittime che, come ben sanno le tasche (rimaniamo nella fine e originale metafora utilizzata nella nota) del capo della minoranza che ne ha goduto per diversi anni, spettano a chi ha incarichi politico-amministrativi. Mai e poi mai, in particolare in una fase così delicata della vita socio-economica che attraversa tutta la nostra comunità, e in un momento di estrema precarietà dell’ente comune, mi sarei permesso di aumentare le indennità di funzione. La rideterminazione a cui si fa riferimento è stata attuata, senza alcuna preventiva condivisione con me e con la giunta, dal dirigente comunale che, su nostra disposizione, ha immediatamente provveduto alla revoca della determina, senza sollevare obiezioni, ammettendo così, contrariamente a quanto insinuato dalla minoranza nella nota stampa, di aver agito in piena autonomia nella creazione e pubblicazione del documento. Non vi è nessuna ordinanza né atto di indirizzo che possono lasciare anche il minimo dubbio sulla volontà mia e della giunta di aumentare l’indennità. Lasciare intendere il contrario è frutto soltanto di bieco interesse politico, sono solo insinuazioni e calunnie e sfido chi le afferma e scrive a trovare una sola prova che dimostri il contrario.
Per quanto riguarda i ritardi nella partenza del servizio dell’asilo nido e degli asacom, concordo sulla necessità di fare partire i servizi quanto prima e assicuro la minoranza e, quel che più mi interessa, tutta la cittadinanza, che stiamo facendo il massimo. Le difficoltà contabili e soprattutto ancor più la mancanza dei rendiconti del 2020 e del 2021 hanno rallentato le procedure di assegnazione. Il Comune di Petrosino è attualmente in gestione provvisoria (e certo non per colpa dell’attuale amministrazione). Nonostante le mille difficoltà stiamo facendo i salti mortali per poter garantire i servizi di inclusione socio-educativa che non solo mi stanno a cuore, ma sono il motivo fondamentale per cui mi sono proposto come sindaco di questa città. Chiedo scusa a tutte le famiglie che in questi primi giorni di scuola stanno subendo dei disagi e posso assicurare che tutto quello che si può fare si sta facendo per garantire i servizi citati e altri servizi essenziali per la crescita dei nostri bambini, nonché i loro percorsi educativi di partecipazione e integrazione. Mettere questi ritardi, causati da questioni molto complesse e che hanno radici profonde, in relazione con insinuazioni false sulle indennità di funzione dà la misura del valore e dello spessore non politico, ma umano della minoranza.
Un’altra notazione riguarda le mie “sbandierate” dichiarazioni sulla cifra di disavanzo del Comune. Di nuovo sfido chiunque a trovare una sola riga o affermazione in cui ho parlato di numeri. I numeri li ho fatti solo ed esclusivamente nelle sedi istituzionali competenti, nella relazione di inizio mandato che ho inviato alla Procura della Corte dei Conti in cui ho provato a fare la fotografia di quello che ho trovato sotto il profilo dei conti pubblici e nel rendiconto inviato ai revisori contabili.
Un’altra precisazione riguarda il pagamento degli stipendi dei dipendenti comunali. A causa dei gravi problemi di cassa trovati da questa amministrazione e dalla chiusura forzosa addirittura della tesoreria comunale nel mese di luglio, gli stipendi di questo stesso mese non sono stati garantiti ai dipendenti. Questi ultimi possono testimoniare l’impegno che in prima persona ho profuso per riuscire a garantire il pagamento degli stipendi nonostante la gravissima situazione contabile complessiva e la mancanza di liquidità, riuscendo a pagare per i mesi giugno, agosto e per il mese corrente le mensilità e i relativi contributi di tutti i dipendenti.
Un’ultima precisazione in merito all’incarico della figura che nella nota viene definita “addetto stampa del Comune”. Faccio intanto notare che tale non è, in quanto trattasi di un’esperta per la comunicazione. Vista l’esigenza di trasparenza e comunicazione con la cittadinanza, ed essendo il Comune privo di un ufficio stampa in pianta organica, ho ravvisato la necessità di avvalermi di questa figura, individuata nel pieno rispetto delle norme e con la messa a disposizione di una somma in linea con la spesa prevista negli anni scorsi per la comunicazione istituzionale del Comune di Petrosino e con la spesa di tutti gli altri comuni. Preciso ancora che, ad oggi, l’esperta incaricata non ha ricevuto un solo euro per l’attività svolta.
Non aggiungo altro in questa sede perché ritengo che i cittadini di Petrosino meritino uno spazio diverso di una replica ad una polemica della minoranza attraverso una nota stampa. Per questo la settimana prossima saranno convocate una conferenza stampa e un’assemblea pubblica in cui avrò modo di condividere con tutti i media e con la cittadinanza lo stato dei conti e come questi influiscono e influiranno, inevitabilmente, nei servizi pubblici. Per amore di precisione dico anche che sia la conferenza stampa che l’assemblea pubblica erano in programma per l’inizio di settembre. Nel rispetto delle istituzioni, delle leggi di questo paese e del ruolo che ricopro, non sono voluto intervenire in piena campagna elettorale. La comunità di Petrosino merita un confronto e una condivisione libera da strumentalizzazioni e volta solo ed esclusivamente al bene del nostro territorio e delle persone che quotidianamente lo abitano e lo vivono. Spero che anche la minoranza abbia la lucidità e la serenità di dividere e distinguere gli interessi e le appartenenze a qualche corrente politica e a qualche capo bastone, per lavorare insieme, ognuno per quel che gli compete e per il ruolo che i cittadini gli hanno dato, senza alimentare inutili polemiche e soprattutto senza diffondere notizie false».
Rossana Titone